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Sabato, 27 Aprile 2024
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L'anima delle sagre sceglie Ralli, Flavio Sisi: "E' onesto e propositivo, mi candido con la sua lista civica"

"Ho scelto la Lista Ralli Sindaco perché è l'espressione più pura del civismo del quale mi onoro di essere un portatore sano di contributi e idee"

Flavio Sisi annuncio ufficialmente la sua candidatura, possibilità già ventilata nei giorni scorsi. Artigiano edile, anima della sagra della frazione di Venere  del comitato Sagre, entra nella lista civica a sostegno di Ralli Sindaco. "E' stata una scelta ponderata e ragionata, naturale e inevitabile. Ho scelto Luciano - scrive in un post - perché fin da quando ci siamo conosciuti, diversi mesi or sono, ho capito che è la persona giusta per questa città: onesto, propositivo, sa ascoltare e rispecchia la figura ideale del buon padre di famiglia che serve per amministrare Arezzo.

Lo scorso ottobre la partecipazione tv a Caduta libera

E ho scelto la Lista Ralli Sindaco perché è l'espressione più pura del civismo del quale mi onoro di essere un portatore sano di contributi e idee. Quello che sono e quello che ho fatto in questi ultimi anni da cittadino qualunque, da portavoce del popolo, credo non abbia bisogno di presentazioni. Le battaglie in difesa della sopravvivenza delle sagre l'hanno fatta da padrone nell'opinione pubblica, mentre il mondo del volontariato, del sociale e dell'associazionismo è stato un faro nel mio impegno privato quotidiano. E come non citare la mia amata periferia, tanto sfruttata in ogni campagna elettorale quanto ignorata subito dopo, che rimanda di conseguenza ai temi dell'ambiente e della scuola. Proprio quest'ultimi oggi sono due cardini, fondamentali come non mai, di cui dobbiamo tener conto nella ricostruzione della società post-covid19.

Sogno che l'associazionismo sia veramente ascoltato e l'amministrazione comunale collabori con loro senza alcuna distinzione. Sogno una scuola a misura di bambino, in cui i genitori non debbano ogni volta coalizzarsi e mettersi sul piede di guerra per essere ascoltati. Sogno un tavolo al quale possano sedersi tutti i rappresentanti delle frazioni senza sentirsi cittadini di serie B, perché la sicurezza va di pari passo anche con la lotta al degrado e l'ascolto dei cittadini dev'essere considerato un momento di crescita imprescindibile. Sogno che la politica torni al suo significato più puro del termine: arte di governare la città".

E aggiunge: "Mi resta difficile uniformarmi allo stereotipo della massa di chi per i prossimi 40 giorni riempirà i miei/nostri social di santini e illusioni buone per raccogliere qualche voto. Per questo le prossime settimane cercherò di passarle nel modo che ho sempre fatto, tra la gente comune, senza mirabolanti promesse elettorali ma con la speranza, oggi più viva che mai, di poter continuare a portare avanti il lavoro svolto fin qui".

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