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"Ok la cittadinanza al Milite Ignoto, ma che ostacoli per la Segre. E per fortuna non passò quella ai Marò"

Il gruppo consiliare di Castiglion Fiorentino Città al Centro attacca il sindaco dopo l'ultimo consiglio comunale

Il gruppo consiliare di Castiglion Fiorentino Città al Centro punzecchia il sindaco Agnelli sul tema delle cittadinanze onorarie.  Lo spunto arriva dall'ultimo consiglio comunale, quello di lunedì 15 novembre, dove all’unanimità è stata conferita la cttadinanza onoraria al milite ignoto, "una iniziativa - scrive Città al Centro - intrapresa da tantissimi parlamentini locali, di piccoli centri e città metropolitane, caldeggiata secondo noi dal calendario si è appena celebrato il Centenario della traslazione della salma più che dall’ Anci, l'Associazione Nazionale Comuni Italiani".

Città al centro ha sostenuto la mozione, ma il capogruppo Gallorini ha voluto ricordare "le difficoltà sollevate dalla stessa maggioranza, sostenuta in quella circostanza anche dall’altro gruppo consiliare, quando proprio noi proponemmo il conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre. Il sindaco fu fermo nel sostenere che, a termini di regolamento, il riconoscimento sarebbe potuto andare solo a chi – con la sua opera o finanche la sua stessa presenza – avesse portato evidenti contributi di qualsivoglia natura alla comunità castiglionese. Quella del nostro Capogruppo non è stata però una precisazione troppo gradita al Sindaco che, pur senza assumere quegli atteggiamenti sopra le righe così benvoluti dai suoi socialfans, ha intrapreso un difficilissimo esercizio dialettico che, tradotto strettamente in soldoni, lo ha portato a dire che a suo tempo sarebbe stata la stessa signora Segre a rinunciare (non è una citazione, ma una facile interpretazione di quanto affermato) al conferimento della cittadinanza; ella rispose all’invito del Sindaco, che effettivamente c’era stato, comunicando però in maniera molto educata e cortese la sua non possibilità a venire in quel di Castiglioni a portare magari dal vivo la testimonianza della sua esperienza e ad offrire ai cittadini utili spunti di riflessione. Quindi, niente Chiana, niente cittadinanza".

Città al Centro sostiene che il sindaco abbia cercato di trovare un appiglio nella circostanza e "come ciliegina sulla torta ha poi ritenuto opportuno anche sottolineare che l’appoggio della senatrice Segre al Governo Conte-bis, quello dove casualmente era assente tutto il centro destra, non gli era piaciuto più di tanto e che lei sarebbe dovuta rimanere super partes. I senatori a vita, precisiamo, sono previsti dall’ articolo 59 della Costituzione, ma – norma discutibile finchè si vuole – la loro nomina non equivale ad una silenziosa medaglia da appendere".

Infine la chiosa sui marò. "A questo punto, ci rimane solo il rammarico di non essere stati presenti, almeno come pubblico, al consiglio del 28 novembre 2014, per ascoltare le parole e vedere le espressioni dello stesso sindaco e di una parte dell’attuale maggioranza - già allora presente a Palazzo San Michele – quando proprio loro misero sul piatto la proposta, per fortuna mai attuata, di concedere la cittadinanza onoraria ai marò Latorre e Girone, dalle cui nobili gesta la comunità castiglionese aveva ricevuto sicuri vantaggi. Peccato, deve essere stato davvero un bel momento per chi ebbe allora la fortuna di viverlo in diretta", conclude la nota.

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