Cattivi odori a sud di Arezzo. L'assessore: "In estate scarti di pesce da Grosseto, ora incontro con Arpat"

Da mesi, soprattutto in quelli estivi, ci sono molte segnalazioni di cattivi odori che si sentono in alcune zone della  parte sud della città di Arezzo e nell'immediata periferia. I cittadini, che in alcune giornate sono esasperati e non possono stare fuori o tenere le finestre aperte, si sono rivolti a tutte le autorità che si occupano della materia. 

Il caso è arrivato anche in consiglio comunale con un'interrogazione dal capogruppo Pd Donato Caporali che ha posto una domanda in particolare: "la zona sud di Arezzo registra ancora problemi legati all’emissione di cattivi odori dall’impianto di San Zeno, causati dai rifiuti smaltiti. Considerando che il flusso di rifiuti anche extra-aretini in futuro aumenterà, i cittadini chiedono rassicurazioni”.

L’assessore all'ambiente Marco Sacchetti ha subito risposto: “per sgomberare il campo da un equivoco, devo sottolineare che non ci sono connessioni tra termovalorizzatore e odori perché questi ultimi hanno natura organica e non indifferenziata come i rifiuti che vi vengono inceneriti. Nel periodo estivo, abbiamo stoccato a San Zeno rifiuti organici provenienti dalla costa grossetana, di conseguenza con molti scarti di pesce. I mezzi di trasporto arrivavano ad Arezzo dopo un viaggio sotto 40 gradi e possiamo immaginarne le conseguenze. D’altronde siamo in un ambito e dobbiamo farci carico di un principio di sussidiarietà. Al di là di questo caso specifico, la provenienza degli odori è tuttavia molteplice, non riconducibile necessariamente all’impianto di San Zeno. Aisa impianti è comunque allertata e la settimana prossima (questa appena iniziata quindi ndr) ci sarà un incontro con Arpat per pianificare i controlli”.