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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

I 100 anni del Partito Comunista, a Livorno presente una delegazione aretina

"Libertà, pace, lavoro, giustizia sociale, democrazia, tutela dell’ambiente. A 100 anni dalla nascita del Partito Comunista d’Italia, l’attualità del socialismo"

In occasione delle celebrazioni per i 100 anni dalla nascita del Partito Comunista, la segreteria del Prc Arezzo ricorda il secolo di storia appena trascorso. Di seguito la nota del partito.

La Rivoluzione Russa, nella semplicità delle sue parole d’ordine – «la pace, la terra ai contadini» – ha dato una soluzione positiva alle enormi questioni che la borghesia aveva creato – la guerra – o non era in grado di risolvere: la servitù della gleba e le diseguaglianze sociali.

I partiti comunisti nascono, sulla spinta della Rivoluzione Russa, come l’avanguardia di questo movimento universalistico che, a partire dalla classe operaia e dai contadini, agisce concretamente la liberazione di tutte e tutti gli sfruttati ed in prospettiva di tutto il genere umano. E’ un messaggio di fortissimo universalismo concreto quello che emerge dalla rivoluzione e – come esemplificato dallo slogan “fare come la Russia” – va oltre la politica tradizionale, parlando a tutte e tutti gli sfruttati.

Il comunismo 100 anni fa non era un fatto ideologico ma “la semplicità difficile a farsi”: la pace e la terra ai contadini, appunto. A quella semplicità dobbiamo tornare. Il comunismo non è una scelta religiosa o l’ideologia di un partito ma “il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente”, cioè la ricerca della soluzione migliore a fronte delle enormi contraddizioni generate dal modo di produzione capitalistico.

A distanza di un secolo dalla prima guerra mondiale il capitalismo ci ha ributtati nella barbarie: della distruzione del pianeta, dello sfruttamento del lavoro produttivo e riproduttivo, del razzismo e della guerra, delle masse sterminate dei poveri a cui fanno da contraltare la concentrazione di enormi ricchezze. Il capitalismo ha esaurito la sua spinta propulsiva e solo la fuoriuscita dalla logica del profitto come principio organizzatore del vivere sociale può garantire un futuro all’umanità.

Per questo sentiamo il dovere di portare avanti questa idea di Socialismo in Italia, la dove è nato il 21 gennaio 1921 a Livorno, con il sogno possibilità per l’umanità di utilizzare positivamente l’enorme potenzialità data dallo sviluppo della scienza e della tecnica. Come superamento delle classi sociali e di ogni ruolo sociale gerarchico e fisso a partire da quelli legati al genere o al colore della pelle. Comunismo come libertà degli individui di sviluppare positivamente la propria personalità in un quadro in cui l’uscita dal regno della necessità è garantita dalla cooperazione e dalla solidarietà.

Per questo una delegazione partirà dalla Provincia di Arezzo in rappresenta della Federazione del Partito della Rifondazione Comunista per quel pensiero ed una pratica comunista rappresentante non solo un bene comune dell’umanità ma la condizione per uscire dalla barbarie dello sfruttamento dell’umanità e della natura. Perché come ci ha insegnato Seneca, “non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”.

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