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Teatro Pieve Santo Stefano

Terza edizione della rassegna "Metamorfosi". ​La grande letteratura si fa teatro. Il programma

in scena al Teatro Comunale Giovanni Papini di Pieve Santo Stefano

Laboratori Permanenti prosegue la collaborazione con il Comune di Pieve Santo Stefano dove, per il terzo anno consecutivo, propone al Teatro Comunale Giovanni Papini la rassegna Metamorfosi – La grande letteratura si fa teatro. Gli spettacoli offerti hanno tutti come fulcro il libro, le grandi storie, la letteratura trasposta a teatro, perché è la letteratura che ci consegna la mappa dei sentimenti, che ce li fa riconoscere e nominare, e dunque ancor più forte il teatro che a essa si ispira. La rassegna si rivolge a un pubblico eterogeneo, trasversale per età, provenienza e interessi, e dedica alcune matinée agli studenti di Pieve Santo Stefano.

"Laboratori Permanenti - spiega Caterina Casini direttrice artisticaè presente a Pieve Santo Stefano col suo terzo anno di rassegna, un incontro prolifico con il territorio che ha fatto nascere nuove relazioni e interessi. La rassegna riparte con il titolo Metamorfosi, ritroviamo infatti spettacoli che provengono dalla grande letteratura dedicati a piccoli e grandi spettatori, prodotti da compagnie importanti che lavorano come noi su qualità e apertura a pubblici diversi. Ci è piaciuto anche programmare una produzione proveniente dalla Scuola di Teatro di Laboratori Permanenti, assumendoci quel rischio culturale necessario per far procedere le nuove generazioni, e un Laboratorio pratico, che è l’occasione per incontrare quelle persone di Pieve Santo Stefano che possono avere un interesse magari mai rivelato per il teatro, e che attraverso un coinvolgimento attivo, potranno cominciare a capirlo, conoscerlo, frequentarlo. Nell’anno altre attività si sono realizzate e si realizzeranno anche al di fuori della rassegna, e questo accresce la nostra intenzione e il nostro affetto, con un ringraziamento all'Amministrazione per la disponibilità e l’apprezzamento che dà al nostro lavoro".

"Il nostro piccolo ma grande Teatro Papini ospiterà una stagione teatrale di assoluto rilievo, costruita e pensata per la nostra Comunità, che fra l’altro coinvolge le nostre scuole anche con matinée pensate appositamente per i nostri giovani - aggiunge Luca Gradi, assessore di Pieve Santo Stefano - Laboratori Permanenti e Caterina Casini svolgono un lavoro mirabile di altissima qualità, con passione e competenza, e risultano centrali in Valtiberina per lo sviluppo e la conoscenza dello splendido mondo del teatro: corsi, stagioni teatrali, matinée, collaborazioni con le istituzioni scolastiche, con i comuni e molto altro ancora. Questa nuova stagione teatrale targata Laboratori Permanenti si inserisce e si compenetra con la stagione di Pieve Classica, con la quale esiste la massima sinergia e la convivenza rappresenta addirittura un moltiplicatore di conoscenza e di crescita, altro elemento essenziale per una proposta culturale di livello che possa interessare tutte le fasce della popolazione".

Il programma della rassegna

7 febbraio alle 10.30 in scena "Geppetto" produzione Fondazione Sipario Toscana da Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi di e con Debora Mattiello, disegno luci Maurizio Coroni e Massimiliano Calvetti con la consulenza di Riccardo Tonelli, sound designer Cristiano Ciccone, realizzazione scene Luigi Di Giorno, puppets Roberta Bianchini, sarta Teresa Astarita. con il patrocinio della Fondazione Nazionale Carlo Collodi.

Questo Geppetto estrae dal ciocco di legno la fiaba di Pinocchio e ce la racconta. È un vecchietto-bambino che, nella sua bottega-cameretta, si esprime giocando. Forgiato da un ciocco di legno di recupero, questo burattino, spinto da una curiosa fame di conoscenza e animato da una creativa disobbedienza, compie il viaggio della vita tra inciampi, cadute e ravvedimenti. Una storia antica, un’epoca di botteghe artigiane e maestri di un mestiere nobile che rianima una materia prima, preziosa e vitale, come il legno, perché́ niente vada perso a questo mondo. Lo spettacolo propone un adattamento drammaturgico originale, che vuole evocare la genuinità̀ e la purezza del legno vivo. In un ambiente bottega, come in un teatrino, partecipano alla costruzione artigianale della fiaba una marionetta di legno, una maschera di cartone e altri elementi semplici del lavoro quotidiano del falegname, espedienti volutamente poveri, che come i giochi di un tempo, siano evocazione più̀ che rappresentazione e invitino a immaginare in libertà.

9 marzo - ore 21 "La quarta parete" di Luigi Bonelli con Mario Ghisalberti, Francesco Minucci, Serena Caselli, Federica Olla, Marco Bonucci, Lucia Donati, Valentina Bruchi trucco Lucia Corbo / scenografie e costumi Chiara Flamini Bonelli / tecnico del suono Marco Santinelli, regia di Francesco Flamini. Atto unico di Luigi Bonelli messo in scena la prima volta a Roma nel 1938; nel 2022 ha visto nuovamente le luci della ribalta al Teatro del Costone di Siena, città natale dell’autore, grazie alla regia di Francesco Flamini e agli attori della Compagnia teatrale “il Grappolo” Una commedia in cui vengono indagate le contorte stranezze della mente umana, il modo di essere “umani”, naturali o innaturali a seconda delle situazioni; dove il pubblico diventa parte integrante, e inconsapevole, della rappresentazione stessa. Sarà il gioco dell’equivoco “di luogo” a portare i protagonisti della storia e lo stesso pubblico al centro della scena rompendo, appunto, la “quarta parete” che separa il palcoscenico dalla platea. La trama si sviluppa intorno alla geniale intuizione di un fidanzato pronto a tutto pur di soddisfare l’esigenza di trovare una casa alla famiglia della sua amata. Infatti, affitta un teatro, nello specifico, il praticabile e i suoi camerini… ma non è detto che la platea sia vuota e sprovvista di pubblico. Ecco che la commedia ha inizio. La “quarta parete” diviene personaggio e “presenza” fino ad assumere il ruolo di protagonista principale. Spezzati i sogni, il fidanzato “rompe” la quarta parte e, magicamente, il pubblico si ritrova in scena, parte integrante del seguito della storia.

19 marzo - ore 10.30 "Legomagic. Viaggio nel magico mondo di Harry Potter". Produzione Diesis Teatrango di e con Filippo Mugnai. Come da un piccolo mattoncino colorato si possono raggiungere luoghi fantastici? Con i mattoncini Lego. Legomagic è una performance che parte dal mondo magico di Harry Potter per viaggiare, utilizzando l’immaginazione, tra i vari luoghi della storia del mago. L'attore e autore dello spettacolo “monta e smonta” i mattoncini (giganti)-scene per attraversare mondi possibili, accompagnato dalle musiche del film, creando un racconto sorprendente e suggestivo. Lo spettacolo offre momenti di interattività con i bambini presenti.

24 marzo - ore 17.30 "Aperitivo virtuale" produzione Laboratori Permanenti, testo di Rosanna Besi, con Emma Barbagli, Vittorio Augusto Cesarini, Marcella Fiorucci, Tina Milanesi. supervisione di Caterina Casini. Interpretata da 4 attori provenienti dai corsi di recitazione di Laboratori Permanenti, nata dal corso di scrittura scenica e drammaturgia 2022, è una commedia all’insegna del divertimento e dell’ironia, che, con leggerezza ma senza evitare la memoria delle paure incontrate da noi tutti, ci parla degli ultimi nostri anni in pandemia, le abitudini prese, i comportamenti, le incognite, attraverso le storie di 4 amici e il loro ritrovarsi. Una produzione agile e divertente nella quale il pubblico si rispecchia, a cui ci piace dare spazio e cammino, assumendo quel rischio culturale necessario per far procedere nuove forze e nuove visioni del teatro.

6-7 aprile - dalle ore 15.30 alle 19.00 "Il corpo, la voce, il racconto". Laboratorio teatrale tenuto da Caterina Casini.
Il laboratorio è aperto a chiunque voglia partecipare ed è nato dall’idea di avvicinare quel nuovo pubblico che ancora non ha deciso di fruire con costanza dell’attività teatrale messa in campo. Attraverso la pratica dell’arte e della creatività, che fa comprendere quale occasione di crescita sia la frequentazione del teatro, i due giorni di lavoro serviranno a imparare a mettersi in gioco, facendo esperienza diretta delle possibilità di apertura e conoscenza che offre il palcoscenico

14 aprile - ore 17.30 "Messico e nuvole" di e con Caterina Casini. Questo è il racconto di un Messico passionale, generoso, sensuale e drammatico, surreale e inquieto, narrato dopo aver conosciuto i suoi artisti seguendo il filo costruito dai meravigliosi scatti fotografici realizzati negli anni ‘30 e ‘60 da Henri Cartier Bresson. Diceva Cartier Bresson: “Non è la mera fotografia che mi interessa. Quel che voglio è catturare quel minuto, parte della realtà”. Seguendo questa metodologia, e attraversando il realismo magico degli scrittori sudamericani ma anche la crudezza del racconto “Las Muertas” di Jorge Ibargüengoitia (da cui nasce la parte più dura dello spettacolo, la storia di una prostituta che vive tra Messico e Texas) si costruisce questo puzzle, che è immagine d’insieme e nel contempo particolare storia, particolare emozione, per dare al pubblico una sensazione profonda di una terra altra e così immaginifica. La forza che il Messico esprime, la libertà dei suoi artisti, di vivere in pieno la propria umanità nell’ironia nello splendore e nel dolore - in primo piano Frida Khalo e Tina Modotti - la creatività che sa innalzarsi a grandissima arte senza perdere la sua radice fantastica e popolare, sono i segni fondamentali del dipinto che Caterina Casini realizza evocando per il pubblico memorie e fantasie.

28 aprile - ore 17.30 "Intorno al mondo in 72 giorni. Il viaggio di Nellie Bly" regia e interprete Diana Forlani, autori e traduzione Diana Forlani e Paola Sarcina, musiche di scena Massimo Fedeli, costumi Rita Sorgi, video Federico Spirito - Alessio Raponi, foto di scena Teresa Mancini. Lo spettacolo racconta l’avventura della ventiquattrenne Elisabeth Cochran, in arte Nellie Bly, giovane giornalista statunitense che nel 1888 convinse Joseph Pulitzer, il suo capo al New York World, ad affidarle il compito di battere il record di Phileas Fogg, protagonista del romanzo di Jules Verne Il giro del mondo in 80 giorni. Fu la prima donna a compiere il giro del mondo senza alcun accompagnamento maschile e divenne un simbolo di emancipazione femminile. I suoi resoconti di viaggio furono raccolti nel libro “Around the world in seventy-two days”, tradotto e adattato da Paola Sarcina e Diana Forlani in una sceneggiatura originale in cui Nellie Bly si abbandona al ricordo della sua avventurosa impresa. Una sedia a dondolo pieghevole in bambù, accompagna il ricordo e il viaggio, divenendo di volta in volta nave o treno… in un gioco fra attrice e spazio scenico inteso quale luogo dell’accadere, a cui si unisce la proiezione di foto d’epoca dall’archivio storico della Società Geografica Italiana e della Library of Congress di Whashington. L’avventura non è ripercorsa in modo lineare, ma segue l’atmosfera e il modo di vivere il viaggio tipici di ciascun mezzo di trasporto da lei utilizzato (treno, nave, calesse, ecc.). L’impresa di Nellie Bly è restituita al pubblico attraverso un racconto divertente e appassionato, adatto a tutte le età e che alterna ritmi e situazioni diversissime, facendoci riflettere sul nostro presente in cui il modo di viaggiare e conoscere è molto più rapido, le distanze si sono accorciate, le culture si incontrano - scontrano più facilmente e le donne viaggiano da sole senza scalpore...

Biglietteria

Intero € 10. Ridotto under25 e over65 € 7. Ridotto studenti € 6. Abbonamento 4 spettacoli. Intero € 30 per chi ha diritto al biglietto ridotto € 25,00. Laboratorio Teatrale: iscrizione € 10. Biglietteria online su https://oooh.events/

info e prenotazioni: cell. 379 125 3567 (tramite whatsapp o chiamando dal lun. al ven. dalle 9.00 alle 13.00) info@laboratoripermanenti.com

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