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Tutti vogliono qualcosa - Voto: 9

L'ultimo film di Richard Linklater sembra ripartire da dove si era fermato con il suo La vita è un sogno (Dazed and Confused) quasi ne fosse il seguito spirituale. Il film, del 1993, raccontava infatti l’ultimo giorno di scuola di alcuni...

L'ultimo film di Richard Linklater sembra ripartire da dove si era fermato con il suo La vita è un sogno (Dazed and Confused) quasi ne fosse il seguito spirituale.

Il film, del 1993, raccontava infatti l’ultimo giorno di scuola di alcuni ragazzini di un paesino del Texas, anno 1976.

Con Tutti vogliono qualcosa ci spostiamo di qualche anno.

Siamo nel 1980, questa volta a pochi giorni dall’inizio delle lezioni dopo la pausa estiva per un gruppo di ragazzi di una squadra di baseball del college. Gli anni settanta però sono ancora dietro l’angolo: ce lo dice la Oldsmobile 442 azzurra che il protagonista Jake (Blake Jenner) guida con spensierata tranquillità mentre dall’autoradio Pioneer la hit dell’anno precedente, My Sharona dei The Knack, esplode a palla.

A Richard Linklater bastano pochi secondi di questa sequenza per avere la nostra più totale attenzione.

Capiamo subito dove ci porteranno i successivi 116 minuti della pellicola e la cosa ci piace molto. In men che non si dica pare di essere al di là dello schermo, lì, con i protagonisti in un esplosione continua di eccessi degli anni ottanta; ostentati con gli abiti, con ragazzi fichi e dal fisico scolpito, una colonna sonora che da sola basterebbe (tanti sono i pezzi cult dell’epoca) e poi ovviamente loro, le ragazze, bellissime e per le quali i maschietti sarebbero capaci di fare cose pazze pur di conquistarle. Jake “il ragazzo carino e tranquillo seduto nel mezzo”, dirà Beverly la “ragazza castano-ramata della stanza 307″, arriva in auto fino ad una casa sgangherata dove ad accoglierlo c’è un gruppo ben assortito di giovani allupati, suoi futuri compagni di studio e di allenamenti per la squadra di baseball. La combriccola è composto dal gallo del pollaio, il maschio alpha e battitore Glen McReynolds (Tyler Hoechlin), il suo braccio destro Kenny Roper (Ryan Guzman), l’ironico ed intellettuale che legge Kerouac Finnegan detto Finn (Glen Powell), l’hippie dalla California psichedelica Willoughby (Wyatt Russell), Coma (Forrest Vickery), Plummer, (Temple Baker), Brumley (Tanner Kalina), il fuori di testa Nesbit (Austin Amelio), Billy “Buffalo” Autrey (Will Brittain), Jay Niles (Juston Street), che pare essere uscito da un porno di altri tempi e Dale Douglas (Quinton Johnson). L’accoglienza pare di quelle inclementi in cui la matricola, Jake, si trova lì solo come nuovo componente della squadra e lui, che è un lanciatore, non godrà del rispetto dei veterani battitori che considerano il suo un ruolo di poco conto, quasi “un male necessario” per la squadra qualcuno dirà. Ma questa è solo una delle tante goliardie di un gruppo di ragazzi all’apparenza severo e gerarchico ma che in realtà scopriremo fondato su di un forte e sincero senso del gruppo e dell’amicizia e su di un elemento fondamentale: quella pazienza necessaria alla convivenza anche tra persone che non sempre si piacciono.

In questo, infatti, il film di Linklater non si ferma solo a mostrare il momento di passaggio tra la fine della stagione estiva e l’inizio del primo anno al college, ma ci mostra anche un’altra tappa importante per i protagonisti, il momento dell’età adulta.

Con tutta probabilità se il film fosse uscito proprio negli anni in cui è ambientata la vicenda, oggi sarebbe un cult considerato manifesto proprio degli anni ottanta. Ecco quindi che il film, che in originale titola Everybody Wants Some!! come il pezzo dei Van Halen del 1980, appunto, brucia completamente le tappe per diventare un instant-cult, con un Richard Linklater che scrive e dirige divertito qualcosa che non vuole solo colpire con l’effetto nostalgia chi quegli anni li ha vissuti di persona o di riflesso, ma anche tutti quelli che ne hanno solo sentito parlare. Un film universale quindi, dove in due ore si fondono competizione tra maschi alpha, sport, primi amori, feste alcoliche e senso del gruppo, il tutto reso naturale da giovani attori ben diretti e tutti incredibilmente sorprendenti.

Uno sguardo, se vogliamo, ed un confronto con una generazione “analogica” che nella sua bonaria voglia di fare cazzeggio si divideva in generi di appartenenza in cui si riconosceva, cosa che oggi, in un’epoca in cui tutto è più omologato e digitale, si è forse persa.

Vediamo così il gruppo di Linklater che, come un animale, con fare camalentico si adatta a seconda delle esigenze, perchè si sa, per le ragazze loro sono pronti a tutto, passando dalla disco music del Fox, il loro locale preferito, ad un bar Country da urban cowboy, per finire ad un concerto punk rock, ogni volta con gli abiti giusti per l’occasione, si capisce.

Gli echi di American Graffiti o di commedie più leggere come Animal House e Porky's ci sono tutti, con l’aggiunta però di una maturità autoriale che ormai Linklater ha raggiunto.

L’ossessione per il tempo (Boyhood ne è l’esempio più lampante con i suoi 12 anni di lavorazione), per il passaggio all’età adulta, per un futuro incerto ma ancora tutto da scrivere, sono elementi che tornano anche in questo suo ultimo film che si chiude con Jake e Plummer alla loro prima lezione di Storia.

Sulla lavagna il professore scrive a caratteri cubitali “Le frontiere sono dove tu le metti”. I due si addormentano in classe sereni e tranquilli come un neonato che non ha preoccupazioni, dopo i bagordi dell’ultima notte e dopo il brimo bacio tra Jake e Beverly, e così, pure noi, divertiti e sereni, vorremmo addormentarci con loro. Voto: 9/10 Tutti vogliono qualcosa (Everybody Wants Some!! 116', USA commedia)

Regia: Richard Linklater

Sceneggiatura: Richard Linklater

Cast: Wyatt Russell, Ryan Guzman, Zoey Deutch, Tyler Hoechlin, Glen Powell, Blake Jenner, Will Brittain, Forrest Vickery, Temple Baker, Tanner Kalina, Austin Amelio, Juston Street, Quinton Johnson, Dora Madison, Michael Monsour, Erica Buitron, Jonathan Breck.

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