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"La stessa lotta, la stessa ragione", nel libro di Noury anche la storia dell'aretina Sara Lucaroni

Il volume, edito da People, raccoglie con grande partecipazione emotiva frangenti di vite di 27 donne, che punteggiano una mappa di impegno

Ventisette storie di donne che si sono distinte per il loro impegno e il loro attivismo contro la negazione dei diritti umani. Tra queste anche la storia di una gioranlista aretina, Sara Lucaroni. Sono le storie raccolte nel libro, intenso e toccante, del portavoce di Amnesty International Italia,  Riccardo Noury. Il volume, uscito proprio in questi giorni nelle librerie, si intitola "La stessa lotta, la stessa ragione".

Sara Lucaroni, firma dei Avvenire e dell'Espresso, attenta conoscitrice del medio-oriente – in particolare delle vicende che negli ultimi anni hanno stravolto Siria e Iraq – ha raccontato e continua a raccontare con passione e coraggio le vicissitudini della minoranza yazida, vittima di un genocidio perpetrato dell'Isis. Lo fa mettendo in risalto le storie e le persone, lavorando "dietro le quinte" con grande dedizione e professionalità. E' unica donna italiana raccontata nel libro di Noury, insieme figure femminili di altri Paesi che si stanno distinguendo per il loro attivismo.

"Non posso nascondere l’onore immenso che provo per essere tra le 27 donne che Riccardo Noury , il portavoce di Amnesty International - Italia, racconta nel suo ultimo libro. Riccardo, grazie sopratutto perché tu ed Amnesty International siete quell’umanità che dice “io sono l’altro”, senza mai avere paura", ha scritto Lucaroni sul suo profilo Facebook.

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Riccardo Noury raccoglie con grande partecipazione emotiva frangenti di vite di 27 donne, che punteggiano una "mappa di impegno". 

"Ciascuna di loro - si legge nella presentazione dell'editore - si è trovata a scegliere di non piegarsi alla prevaricazione, alla violenza, alla negazione dei diritti di base: la casa, la libertà di espressione, l’uguaglianza, la giustizia. Le loro sono testimonianze di attivismo coraggioso, eroico e drammatico, che attraversano tutto il mondo. E in tutto il mondo stanno a ricordarci quanto la Dichiarazione dei diritti umani sia rimasta inattesa e inapplicata in misura sconcertante. Dal Perù al Myanmar, dalla Siria all’Uganda, dalla Francia alla Svizzera un filo rosso le collega: da Sarah in Egitto – la prima presentata – a Sara in Italia – che chiude la raccolta –, si sono fatte carico della responsabilità e del rischio di opporsi all’ingiustizia del potere. Queste sono le loro storie”. 

Tra le donne citate nel ibro ci sono figure femminili che stanno scrivendo la storia, come Nadia Murad, premio Nobel per la pace nel 2018, un'attivista per i diritti umani irachena di religione yazida, venne rapita e tenuta in ostaggio da parte dello Stato Islamico, o Marielle Franco, politica, sociologa e attivista brasiliana, assassinata nel marzo del 2018.

Per l'Italia non era inizialmente prevista nessuna storia: poi l'autore ha deciso di inserire quella della giornalista aretina che da anni è impegnata a raccontare quanto sta accadendo in Siria e in Iraq, dove ogni anno si reca e dove ha realizzato approfondimenti e reportage. Con il suo lavoro Lucaroni  ha mostrato al mondo le vicissitudini della popolazione yazida. 

I proventi derivanti dai diritti d’autore saranno, per volontà dell’autore stesso, devoluti ad Amnesty International.

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