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Cultura

Le opere di Piero patrimonio dell'Unesco. Il sindaco Ghinelli: "Candidiamole"

La proposta è quella rinnovata dal primo cittadino di Arezzo: "Consacriamo in maniera definitiva la nostra ricchezza culturale"

Le opere di Piero della Francesca patrimonio Unesco. È all'indomani della partecipazione al Culture Forum di Eurocities che il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, torna a riflettere sulla necessità di "rinnovare la richiesta" e lavorare affinché "le opere del maestro rinascimentale" vengano riconosciute "patrimonio mondiale dell’umanià". Un'idea non nuova ma rinfrescata durante la convention svoltasi in Francia. "Il sindaco di Lille - spefica Ghinelli - presentando il mio intervento ha ricordato Arezzo come città di Piero della Francesca. Ovunque il nome dell'artista è legato a quello della nostra città e della nostra terra. Sono molti coloro che hanno ben chiaro come il territorio sia patria natale di questo illustrissimo concittadino".

Ed è sulla scia di tale affermazione che il primo cittadino aretino ha rinnovato le proprie convinzioni circa l'impellenza di celebrare i capolavori di Piero tentando la strada del riconoscimento universale. "Legare indissolubilmente il territorio al pittore della luce e della prospettiva" sarebbe non solo "un prestigioso traguardo per Arezzo e per i Comuni di Sansepolcro e Monterchi" ma anche il modo più alto di "consacrare in maniera definitiva la nostra ricchezza culturale. Siamo custodi di tesori straordinari che meritano la massima valorizzazione e vantiamo i natali di geni che hanno segnato la storia del pensiero e delle arti. La nostra terra è conosciuta come la terra di Piero della Francesca di cui la città è custode del capolavoro massimo così come Sansepolcro e Monterchi a loro volta ne conservano opere tra le più conosciute".

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