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Liuto protagonista a Monterone di Sestino

Un sabato pomeriggio all’insegna di musica antica: si è concluso, così, sabato, 7 aprile, il primo masterclass di liuto e canto del 2018 a Monterone di Sestino, organizzato dagli artisti Sigrun Ricther e Nico van der Waals. Un concerto di...

Un sabato pomeriggio all’insegna di musica antica: si è concluso, così, sabato, 7 aprile, il primo masterclass di liuto e canto del 2018 a Monterone di Sestino, organizzato dagli artisti Sigrun Ricther e Nico van der Waals. Un concerto di strumenti musicali e di canto, dedicato quest’anno alla musica rinascimentale e barocca ma con un taglio particolare:

“Abbiamo voluto offrire, per questo appuntamento, un percorso di musica caratterizzato dalla leggerezza, alla scoperta della vita e dei divertimenti nelle ville e nei palazzi della nobiltà europea soprattutto nei momenti di svago, oltre i giorni paludati nelle regge”, ha introdotto la direttrice Sigrun Richter.

Una “Europa del Liuto”, questa di Monterone, si potrebbe dire, perché, insieme ai partecipanti, provenienti da varie nazioni, anche gli autori dei brani sono stati scelti come espressione multinazionale: da Nicolas Vallet, ad Anthony Holborne, Marchetto Cara, Bartolomeo Tromboncino, Francesco da Milano, David Kellner, Giovanni Girolamo Kasberger, Pierre Guedron e un Anonimo senese del Cinquecento.Una “musica di Corte”, che era “di casa” presso i Duchi di Urbinio, i Medici a Firenze, a Parigi e Londra. Ma, è stato sottolineato, la musica è “vita, storia, costume” e questo viaggio sulle dolci atmosfere della liuteria è un po’ tramandare la memoria della nostra vita e della nostra cultura occidentale fiorita negli splendidi secoli del Rinascimento e del Barocco. Era espressione di ritmi e vita quotidiana: amore, innamoramenti, tradimenti, natura e costumi, quando, soprattutto, nelle stagioni trascorse nelle ville di campagna, c’era più libertà, più naturalezza, più svago e quindi “leggerezza”. Uomini e donne, si giocavano i loro sentimenti con giovanile intraprendenza.

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Musica dolce e ritmata, perché in gran parte, dedicata al ballo. E tutto ciò, nel concerto, è stato espresso in maniera artistica dalla voce dolcissima di Karin Mesletzky. Voce narrante per un testo in lingua antica olandese Nico van der Waals, mentre è entrato in scena anche un “mostruoso liuto barocco”, estremamente complesso.

“Monterone è stato denominato “Castello del Liuto” nel 2008 - ha riassunto il sindaco di Sestino Marco Renzi, presente al concerto - e con questa denominazione, che fa onore intanto ad un castello che ha conservato la sua struttura urbanistica medievale intatta, speriamo di inserire Monterone nel circuito dei grandi eventi musicali, che si svolgono sia in Toscana che nelle vicine Marche, perché, insieme alla cultura musicale - che non fa mai male - anche il borgo antico possa trovare sempre più convinti motivi di vitalità”.

Le attività musicali continueranno per tutta l’estate e nello stesso periodo sarà possibile visitare, nei fine settimana, anche il piccolo ma attraente “Museo del Liuto”.

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