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"Verde speranza", il cortonetraggio dell'aretino Pagliazzi per aiutare Amatrice a rinascere

Obiettivo del cortometraggio è quello di non far cadere nell’oblio la tragedia del terremoto del Centro Italia e di dare una speranza alla città di Amatrice, simbolo di tutte le altre comunità colpite; una speranza che riparte dai bambini e dalla natura

Il produttore del cortometraggio a sfondo sociale “Verde Speranza”, Gianni Pagliazzi, in seguito al lancio avvenuto lo scorso 27 ottobre presso il Senato della Repubblica, si è fatto promotore della rinascita di Amatrice.

Nel cinema si è da subito occupato di temi sociali importanti come la violenza contro le donne, l’usura e i valori come la famiglia. In breve tempo ha prodotto cortometraggi, lungometraggi, film documentari, spot televisivi e video musicali. Da sempre impegnato nel volontariato e nella vita sociale, ha avuto alcuni incarichi politici e incarichi in alcune società pubbliche partecipate nella sua Arezzo, dove adesso vive e dove ha sede la sua società di produzione ARproduction.

Obiettivo del cortometraggio è quello di non far cadere nell’oblio la tragedia del terremoto del Centro Italia e di dare una speranza alla città di Amatrice, simbolo di tutte le altre comunità colpite; una speranza che riparte dai bambini e dalla natura. Ciò avviene attraverso la storia di Giulio, interpretato dal piccolo amatriciano Flavio, un giovane che tra le macerie della sua città cerca di coltivare una pianta, sopravvissuta alla devastazione, che fiorendo diventa il simbolo della rinascita di tutti quei borghi colpiti dal terremoto.

"Quando mi hanno parlato di poter realizzare un corto su Amatrice non ho perso tempo ed ho subito pensato che fosse da realizzare immediatamente. Poi la presenza di Flavio, dei bambini e della natura hanno reso tutto più speciale. È un piccolo gesto ma che può rappresentare un messaggio di speranza per Amatrice e per tutti i cittadini che hanno vissuto sulla propria pelle la tragedia del terremoto. Ringrazio Stella Nosella per aver avuto questa idea che noi abbiamo trasformato, grazie alla regista Vegro, in un cortometraggio. Abbiamo reso possibile tutto ciò grazie all’attenzione di molti di voi. Poco è stato fatto, quasi nulla. Si spera che Amatrice possa rinascere anche grazie a questa iniziativa e al giovane Flavio (il protagonista del cortometraggio), perché Amatrice lo merita. Abbiamo scelto di organizzare questa conferenza al Senato, proprio perché non deve restare solo tra coloro che amano Amatrice ma deve essere sempre al centro dell’agenda politica" conclude Pagliazzi. 

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