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Cultura

“Arezzo per Arezzo”: gli artisti aretini espongono alla Galleria comunale di arte contemporanea

Vittorio Angini, Giuliano Caporali, Giuseppe Fanfani, Lucio Gatteschi, Raffaello Lucci, Pasquale Marzelli, Dario Polvani, Eliana Sevillano, Sergio Tosi: sono gli artisti, attivi fin dagli anni Sessanta del Novecento, riuniti nella mostra...

Vittorio Angini, Giuliano Caporali, Giuseppe Fanfani, Lucio Gatteschi, Raffaello Lucci, Pasquale Marzelli, Dario Polvani, Eliana Sevillano, Sergio Tosi: sono gli artisti, attivi fin dagli anni Sessanta del Novecento, riuniti nella mostra collettiva “Arezzo per Arezzo”, organizzata dall’amministrazione comunale e a cura di Roberto Barbetti e Daniela Meli, che si terrà alla Galleria comunale di arte contemporanea fino a domenica 28 gennaio 2018. Ingresso gratuito con orario dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18.

Taglio del nastro alle 17 di sabato 11 novembre con possibilità per le redazioni di visitarla in anteprima alle 16,30 con il sindaco, i curatori della mostra e lo sponsor.

“Arezzo vanta grandi nomi nelle arti pittoriche, che fanno ricca e importante la nostra storia. Una straordinaria tradizione d’arte che continua ancora oggi, nelle forme più soggettive e intime che ne caratterizzano la contemporaneità - commenta il sindaco Alessandro Ghinelli. Questa collettiva di artisti aretini riapre il dialogo tra la città e l’arte, rafforzando l’identità culturale della prima e dando prova della rinnovata vivacità della seconda. È per questa sua natura, evocata dal titolo della mostra, e per la qualità indiscussa delle opere che espone, che l’amministrazione comunale ha inteso inserire ‘Arezzo per Arezzo’ nel programma delle arti figurative: accanto ai grandi artisti internazionali, la conoscenza dei pregevoli linguaggi pittorici cresciuti nella nostra terra”.

“Sosteniamo questa bella iniziativa del Comune di Arezzo perché vogliamo portare nelle case degli aretini una grande eccellenza di questa terra: l’arte - sottolinea l’amministratore delegato di Conad del Tirreno, sponsor dell’evento, Ugo Baldi. Crediamo nella forza della passione e delle emozioni, ancor più laddove sono tangibili i segni che la storia e la cultura lasciano in eredità a comunità e territori. Ne è prova il recente contributo dato al restauro dei cicli pittorici in San Leone a Pistoia e all’esposizione della Visitazione di Luca Della Robbia. Abbiamo l’obiettivo di condividere e arricchire i progetti di crescita di una comunità, valorizzando le risorse locali e coltivando solide relazioni con le persone per restituire valore alla fiducia che riceviamo ogni giorno. Riteniamo quindi che questa sia una grande occasione per dare il nostro sostegno per valorizzare la tradizione e la cultura, nonché la vocazione artistica del nostro territorio, creando così anche valore per lo stesso”.

Arezzo annovera nelle arti pittoriche la significativa presenza di Spinello Aretino, Piero della Francesca, Giorgio Vasari i quali attraversando la storia hanno restituito alla città opere importanti e un contributo di notorietà che viene universalmente riconosciuto. Nonostante la presenza di questi maestri e la testimonianza dei loro lavori, all’inizio del terzo millennio la cultura figurativa aretina contemporanea fatica a trovare una propria comune identità e si avverte l’esigenza di una rinascita. Nel nostro tempo l’artista è molto spesso una figura isolata impegnata nella propria ricerca personale, talvolta quasi estraneo al mondo che lo circonda, talvolta immerso nello stesso fino ad assorbirne tutte le sue contraddizioni, ma sempre e comunque portato a trasporre nella sua realtà immagini fortemente condizionate dall’astrazione, dall’utilizzo sistematico di elaborazioni che implicano un forte soggettività. Come dire: entra prepotentemente in gioco la sensibilità dei singoli. È proprio la voglia di conoscere e di apprezzare questa sensibilità in ambito locale che ha convinto l’amministrazione comunale a promuovere una collettiva di artisti aretini. Una mostra di opere prevalentemente pittoriche, che possa far conoscere quello che Arezzo produce in questo ambito e come Arezzo recuperi la sua tradizione culturale, riannodi passato e presente, rilanciandoli nel terzo millennio. Facendosi sempre apprezzare.

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