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Sabato, 27 Aprile 2024
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Ampliamento impianto rifiuti Aisa, la Regione: "Prima il contraddittorio". I comitati chiedevano l'inchiesta pubblica

Sono state quattro le osservazioni arrivate alla Regione in merito al progetto di ampliamento dell'impianto di San Zeno

Il progetto di ampliamento dell'impianto di Aisa di San Zeno sarà passato sotto la lente dell'opinione pubblica interessata attraverso il meccanismo previsto dalla legge, del contraddittorio. Lo ha deliberato la giunta della Regione Toscana nel corso di una seduta che si è tenuta nel mese di agosto, su proposta del presidente Enrico Rossi e alla presenza degli assessori regionali Ceccarelli, Saccardi, Ciuoffo, Grieco, Fratoni e Barni. La decisione è stata presa all'unanimità dopo aver vagliato la richiesta di Aisa di rilascio dell'autorizzazione per il "Progetto di riposizionamento dell'impianto di recupero di rifiuti urbani di San Zeno", un'istanza che vale anche come richiesta di rinnovo dell'Aia, l'autorizzazione integrata ambientale, atto regionale che permette l'avvio dell'attività, previsto per settori specifici come quello del trattamento rifiuti. 

Nella delibera, la Regione elenca sinteticamente cosa prevede il progetto di Aisa

"L’incremento dell’attività di recupero della frazione organica da raccolta differenziata; l’inserimento di una BAT (Best available technique) all’interno del processo di riciclo della frazione organica da raccolta differenziata costituita dalla digestione anaerobica; l’incremento dell’efficienza energetica della linea di recupero energetico; l’incremento dell’efficienza del sistema di selezione meccanica per l’estrazione di materiali secchi riciclabili (bottiglie di plastica e vetro, lattine, ecc.) dal rifiuto urbano indifferenziato, nonché dalle raccolte differenziate secche;"

Alla decisione di chiedere ad Aisa il contraddittorio, la Regione è arrivata dopo aver valutato i contenuti delle richieste presentate da Aisa e anche le 4 osservazioni giunte, tra cui quella del comitato di cittadini per la salute e l'ambiente e del Circolo Acli di San Zeno, nella quale viene richiesta la possibilità di concedere la massima partecipazione possibile ai cittadini nella valutazione del progetto e in particolare la forma più ampia dell'inchiesta pubblica. Si legge nell'osservazione:

“.... l’autorità competente utilizzi in modo pieno tutte le disposizioni di legge per attivare le più ampie forme possibili di partecipazione dei cittadini e di contradditorio con modalità paritarie. Per esempio si chiede che venga attivato il procedimento di inchiesta pubblica nella misura più ampia possibile facendo della partecipazione dei cittadini e della trasparenza un punto fondamentale. Si chiede che lo scrivente comitato possa indicare propri esperti da inserire nel comitato dell’inchiesta pubblica; si chiede che i presentatori di queste osservazioni possano essere ascoltati in audizioni aperte al pubblico”

La Regione ha acquisito le osservazioni all'interno del procedimento identificando 4 questioni sollevate dai comitati dei cittadini delle quali, secondo loro, Aisa non avrebbe tenuto conto: l'aspetto sanitario, l'aumento degli inquinanti in atmosfera, gli impatti cumulativi in base alle altre aziende presenti nella zona, la provenienza dei rifiuti. In quest'ultimo caso coloro che hanno prodotto le osservazioni sono preoccupati del fatto che un aumento delle potenzialità dell'impianto serva a risolvere problemi di gestione dei rifiuti prodotti in Toscana, ma anche in altre regioni.

La partecipazione

Il progetto di ampliamento dell'impianto Aisa di San Zeno passerà dunque da un contraddittorio, una forma più snella rispetto a quella dell'inchiesta pubblica. Servirà ad integrare le forme di pubblicità già espletate e previste dalla legge, come gli incontri pubblici organizzati da Aisa Impianti insieme al Comune di Arezzo. E' la delibera stessa approvata all'unanimità che istituisce il contradittorio, come forma di partecipazione ulteriore che prevede la presenza di tutti i soggetti interessati, compreso il comitato di cittadini e che rispetto all'inchiesta pubblica non ha ricadute onerose su Aisa Impianti e di conseguenza sulle risorse pubbliche dei comuni soci dell'azienda e che conferiscono nell'impianto di San Zeno.

Si apre così un altro capitolo nel discusso progetto di ampliamento della struttura adibita al trattamento dei rifiuti.

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