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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Vandali all'ex cimitero ebraico: targa commemorativa divelta. Lo sdegno della città: "Gesto indegno"

E' stata divelta dalla propria sede e gettata per terra. Gesto vandalico in quello che era l'ex cimitero ebraico di Arezzo situato ai confini del parco Ducci nella zona di via Montefalco e del parcheggio Baldaccio. In questo luogo da tempo è...

E' stata divelta dalla propria sede e gettata per terra.

Gesto vandalico in quello che era l'ex cimitero ebraico di Arezzo situato ai confini del parco Ducci nella zona di via Montefalco e del parcheggio Baldaccio.

In questo luogo da tempo è stato messo in sede un grande ulivo per commemorare tutte le vittime dell'Olocausto.

A distanza di pochissimi giorni dal 27 gennaio, Giorno della Memoria, ecco la triste scoperta resa nota attraverso i social da alcuni cittadini.

La targa commemorativa è stata vandalizzata. Sradicata dalla propria sede e gesta a terra.

“La profanazione della targa a memoria delle vittime dell'Olocausto è un gesto indegno".

Queste le parole del sindaco Alessandro Ghinelli che ha voluto esprimere il proprio sdegno per il danneggiamento della targa commemorativa dedicata alle vittime della Shoah, a pochi giorni di distanza dalla ricorrenza internazionale della Giornata della Memoria, il 27 gennaio, giorno in cui nel 1945 le truppe dell'Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, e che 13 anni fa una specifica risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha voluto dedicare alla commemorazione delle vittime dello sterminio nazista.

"Arezzo - prosegue il primo cittadino - ha una storia di civiltà che non può e non deve essere offesa da episodi come questo. E il gemellaggio della Città con Oswiecim, segnato negli anni da rapporti proficui e di collaborazione che hanno arricchito i rispettivi territori, sancisce e ribadisce con forza la nostra cultura del rispetto e della memoria, tra i valori fondanti del vivere civile. Mantenere vivo e rispettare il ricordo dell'Oloausto è un dovere nei confronti dell’umanità. Per quanto accaduto, procederemo con una denuncia contro ignoti per danneggiamento di proprietà pubblica”.

Il prossimo 27 gennaio in virtù del gemellaggio con la città polacca siglato nel 2009, una delegazione del Comune di Arezzo presenzierà anche quest'anno ad Oswiecim alle solenni manifestazioni in programma per la celebrazione del 73° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau.

Della delegazione, guidata dal vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini, fanno parte i vicepresidenti del consiglio comunale Angelo Rossi e Alessandro Caneschi, l'assessore Marco Sacchetti, i consiglieri Giovanni Bonacci, Egiziano Andreani e Paolo Lepri.

Sulla vicenda non si è fatta attendere la presa di posizione del consigliere comunale Angelo Rossi.

Anche la vicepresidente del consiglio regionale, Lucia De Robertis, è intervenuta sulla vicenda commentando:

"Quanto accaduto è un fatto gravissimo, assolutamente da non sottovalutare. È il segnale di una Paese dove occorre rafforzare il lavoro sulla memoria. Con cui certa politica non vuole fare i conti. Davanti ad uno sfregio come questo, alla vigilia del Giorno della Memoria e ad ottanta anni dal varo delle odiose leggi razziali, la città di Arezzo, a cominciare dalle sue istituzioni, deve reagire, condannando fermamente il gesto, riconoscendo la verità storica dell’orrore e delle dimensioni della Shoah e della tragedia che ha rappresentato il regime fascista per il popolo italiano. Su queste valutazioni non possono esserci distinguo di alcun genere. Esse sono le basi della democrazia repubblicana che il popolo italiano si è dato. Non condividerle, soprattutto per chi è in politica e nelle istituzioni, vuol dire porsi fuori dal contesto democratico".

A questi si è aggiunto il commento del deputato del Partito Democratico, Marco Donati.

"Esprimo la mia personale condanna per questo gesto indegno che cerca di turbare la Giornata della Memoria che ci apprestiamo a celebrare. Ero un consigliere comunale quando nel 2009 la città di Arezzo si gemellò con Oswiecim - ricorda Donati - quel giorno fu molto importante per la nostra terra, è preoccupante che oggi quei valori vengano oltraggiati, mi auguro che le autorità competenti facciano piena luce e individuino i responsabili".

Alessandro Caneschi, segretario Pd Arezzo: "fatto preoccupante per la nostra comunità"

"L'episodio portato alla luce da alcuni cittadini questa mattina, è un fatto preoccupante per la nostra comunità - commenta il segretario Caneschi - Occorre che tutte le forze democratiche siano compatte nel respingere azioni come quella accaduta al cimitero ebraico, dove una targa commemorativa della Shoah è stata divelta. Come consigliere comunale faccio parte della delegazione del Comune di Arezzo che ogni anno si reca ai campi di concentramento di Auschwitz e Bierkenau per rinnovare il gemellaggio con la città di Oswiecim e visitare i luoghi di questa tragedia. Manca poco al Giorno della Memoria e sabato prossimo saremo tutti uniti nuovamente per ricordare la Shoah. Come segretario aretino del Partito Democratico, mi sento di richiamare all'unità contro le sempre più frequenti manifestazioni nazi-fasciste".

Cgil: "l'atto vandalico all'ex cimitero ebraico sollecita nuova attenzione ai temi della libertà e della dignità umana. L'olocausto non può essere dimenticato"

Non bisogna mai dimenticare e abbassare la guardia. L'atto vandalico all'ex cimitero ebraico conferma che c'è ancora chi vuol dimostrare non solo odio verso un popolo ma anche spregio della dignità e della libertà umana. Aver divelto la targa in prossimità del Giorno della Memoria è un chiaro segno di disprezzo nei confronti delle vittime dell'Olocausto. Un gesto inaccettabile che la Cgil condanna chiedendo che l'episodio induca istituzioni e società civile a non considerare il Giorno della Memoria una scadenza rituale ma un'occasione per riprendere e mai abbandonare riflessioni e iniziative sui temi della libertà, della democrazia, della dignità di ogni persona. Tanto più che episodi analoghi a questo di Arezzo si stanno verificando in varie parti d'Italia.

Foto di copertina: tratta da Facebook
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