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Cronaca Centro Storico / Viale Luca Signorelli

Rissa all'Eden, obbligo di firma per i 5 contendenti. A metà giugno la direttissima

Si sono affrontati in pieno giorno brandendo forbici, cacciaviti e mattoni: provvidenziale l'intervento dei Carabinieri

Avranno l'obbligo di firma in attesa dell'udienza per direttissima che sarà celebrata il prossimo 16 giugno. I cinque giovani (tra i 25 e i 30 anni) arrestati domenica in seguito ad una violenta rissa avvenuta in pieno giorno ad Arezzo  sono stati sottoposti ad una misura cautelare non estremamente afflittiva. ALcuni di loro, infatti, erano incensurati. 

E' quanto deciso ieri durante la convalida dell'arresto. I cinque, assistiti dagli avvocati Nicoletta De Santis e Francesca Marolda, si sono resi protagonisti di una rissa avvenuta all'interno dell'area del parcheggio Eden. Per motivi ancora da accertare, i giovani si sono affrontati brandendo forbici, cacciaviti, mattini e anche una sedia. Armi improprie che potevano divenire letali se non fossero intervenuti i carabinieri. Due militari della Compagnia di Arezzo, infatti, sono intervenuti riuscendo a sedare gli animi e indentificare i protagonisti della vicenda. Pare che ci sia stato un sesto uomo che però è riuscito a dileguarsi. 

La rissa

Erano le 13 circa di domenica scorsa quando  i militari sono intervenuti scongiurando il peggio. I colpi sferrati, infatti, iniziavano a farsi pesanti: uno dei contendenti aveva anche preso una sedia da un bar poco distante con l'intenzione di scagliarla contro gli avversari. Non è chiaro se i cinque fossero schierati in gruppi o se, come è apparso ai testimoni che in quel momento si sono trovati la scena di fronte agli occhi, si sia trattato di un "tutti contro tutti". Saranno i militari, con le loro minuziose indagini, a chiarire i contorni della vicenda. 

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