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Il caso / Castelfranco di Sopra

"Un anfratto come ultimo rifugio, forse contro il freddo", le ipotesi sulla morte di Bindi

Per gli inquirenti che indagano sul decesso dell'uomo scomparso il 4 marzo scorso, il 62enne potrebbe aver perso l'orientamento nei boschi di Brollo

E' stato trovato in un anfratto, un pertugio nella parete della collina utilizzato probabilmente come estremo rifugio per proteggersi dal freddo delle notti di marzo. Il corpo di Claudio Bindi, 62enne che il 4 marzo scorso si era allontanato da Castelfranco, è stato individuato ieri nei boschi di Brollo (frazione di Poggio alla Croce, a Figline) da alcuni escursionisti. Era in un luogo impervio, lontano dalle abitazioni, raggiungibile solo a piedi. Gli stessi Carabinieri hanno dovuto percorrere il tragitto senza vetture, impiegando per oltre mezz'ora prima di raggiungere il punto esatto del ritrovamento.

Solo alcune ore dopo i familiari hanno potuto riconoscere gli indumenti di Bindi, presso l'istituto di medicina legale di Firenze. Ma per il riconoscimento ufficiale serviranno accertamenti più approfonditi che verranno eseguiti insieme all'autopsia: dalla comparazione delle impronte al profilo genetico. 

Le ipotesi sulla morte e il mistero

Sulla vicenda stanno indagando i Carabinieri della compagnia di Figline Valdarno, guidati dal comandante Antonio Odoroso. Stando ai primi accertamenti, gli inquirenti escluderebbero sia un gesto volontario sia una morte violenta. L'ipotesi al momento più accreditata (in attesa dei risultati dell'autopsia che potrebbe anche cambiare lo scenario) è che Bindi una volta arrivato nei boschi di Brollo abbia perso l'orientamento e non sia riuscito a trovare la strada per raggiungere qualche abitazione o un centro abitato. A essere fatale dunque, potrebbe essere stato anche il freddo delle notti di fine inverno. 

"Quel finto appuntamento dal barbiere": mistero nella scomparsa di Bindi

L'intera vicenda resta però avvolta nel mistero: al momento, infatti, non sono chiari i motivi per i quali Bindi si sia allontanato e come o con chi sia arrivato fino a Brollo. Da Castelfranco alla zona boschiva dove è stato ritrovato il corpo, infatti, c'è una distanza di circa 20 chilometri. Come li ha percorsi? E perché non aveva con sé telefono, documenti e borsello? Stando ai primi riscontri, infatti, al momento dell'allontanamento, avrebbe avuto con sé soldi e carte di credito.

Il cordoglio della comunità di Castelfranco

La notizia del ritrovamento del cadavere ieri ha commosso l'intera comunità di Castelfranco. Il Comune ha pubblicato un post di cordoglio nella propria pagina Facebook. 

" L'Amministrazione comunale di Castelfranco Piandiscò - si legge - esprime il proprio cordoglio per la tragica scomparsa di Claudio Bindi e la vicinanza alla famiglia che è stata sottoposta a grande sofferenza in queste settimane di ricerca".

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