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Cronaca

Covid, a settembre a scuola con zaino e vaccino. Oltre 15mila under 15 hanno prenotato la prima dose

Sabato si sono aperte le prenotazioni per i giovanissimi: migliaia di prenotazioni in tutta la Toscana

Rientro a scuola con zaino, libri e vaccino. Si prospetta così il settembre di tanti giovanissimi toscani e aretini. Sabato scorso la Regione ha aperto le prenotazioni ai ragazzi di età compresa tra i 12 e i 15 anni. In circa 24 ore sono stati prenotati oltre 15mila vaccini in tutta la Toscana ( su un totale di 49204 prenotazioni effettuate per tutte le fasce d'età nel periodo di tempo considerato). E in molte città i posti liberi a disposizione si sono volatilizzati. 

Per i ragazzi che si sono prenotati, la prima dose di Pfizer verrà inoculata tra il 9 e il  20 agosto, mentre la seconda dovrebbe essere somministrata tra la metà e la fine di settembre. L'attesa tra una dose e l'altra sarà comunque di 42 giorni, anche se molte famiglie speravano tornasse a 21, per completare il ciclo vaccinale entro la prima campanella.

Ma cosa è successo nell'Aretino? Poco dopo l'apertura delle prenotazioni, i posti a disposizione hanno iniziato ad esaurirsi. Sembra dunque che l'adesione sia stata importante, nonostante le incertezze espresse da più fronti sull'opportunità a vaccinare i giovanissimi. 

Vaccini under 15: pro e contro

Nel frattempo, il dibattito della società scientifica sull'utilità del siero per i giovanissimi non si affievolisce. Di alcuni giorni fa la presa di posizione della Società tedesca di Pediatria e Medicina dell'Adolescenza, che ha supportato - come riporta l'agenzia Dire - la raccomandazione del Robert Koch Institute di vaccinare solo i minori con particolari patologie preesistenti tra i 12 e i 17 anni o che vivono con persone adulte fragili, a rischio e che non possono essere vaccinate.

Opposta la posizione della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) il cui referente, Nicola Principi, professore emerito di Pediatria dell'Università degli Studi di Milano afferma "La Società tedesca di Pediatria indica i soggetti a rischio come un eventuale target per la vaccinazione in età pediatrica- sottolinea Principi- ma questa è una valutazione molto discutibile. Non è ben chiaro quali siano i soggetti a rischio in età pediatrica e non è corretto trasferire al bambino le valutazioni fatte nell'adulto: le stesse malattie che nell'adulto rappresentano un fattore di rischio, non è detto che siano dimostrate esserlo nel bambino. Non ci sono dati". E aggiunge: "Se i minorenni non vengono vaccinati, con la riapertura delle scuole ci sarà inevitabilmente una quota di questi che si infetterà, facendo tornare gli studenti alla didattica a distanza. L'unica soluzione percorribile è vaccinare tutti, tanto più che disponiamo di vaccini autorizzati in età superiore a 12 anni". 

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