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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Uomini maltrattanti obbligati a seguire un percorso di recupero: Arezzo dice sì

Nuovo strumento di contrasto alla violenza sulle donne. La Polizia di Stato e il Centro di Ascolto Maltrattanti hanno firmato un protocollo d’intesa in materia di atti persecutori e violenza domestica per la rieducazione del maltrattante

Intervenire preventivamente. Educare, sensibilizzare e, quando necessario, aiutare a comprendere le cause che innescano comportamenti violenti. Su questi temi si è soffermata parte dell'opinione pubblica che in seguito alla tragica vicenda di Giulia Cecchettin, uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta, è tornata a insistere sulla necessità di adottare azioni utili a scongiurare drammi come quello che ha visto protagonista la 22enne veneta. Sulla scia di questo sentimento si inserisce l'ultimo protocollo che questura di Arezzo, nell'ottica di rinforzare il piano di contrasto alla violenza sulle donne, ha sottoscritto insieme al Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti. "Si completa così la procedura di ammonimento - spiegano dalla questura aretina - tale misura può essere chiesta sia dalle vittime di atti persecutori che dal questore ogni volta che sia accertata una situazione di violenza domestica. Ha lo scopo di garantire alle vittime tutela rapida prevenendo e dissuadendo eventuali comportamenti persecutori poiché l’ammonito non solo viene allontanato ma viene invitato a intraprendere un percorso di riabilitazione".

Da ieri, 21 novembre, la questura di Arezzo ha stretto i rapporti con la sede fiorentina del Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti e la sua presidente Alessandra Pauncz in quanto riconosciuto quale associazione particolarmente attiva nel campo della violenza di genere. Il protocollo d'intesa è stato siglato dal questore Maria Luisa Di Lorenzo, avrà validità fino al 31 dicembre 2024 e ha lo scopo "di stabilire collaborazioni per la presa in carico di autori di comportamenti violenti nelle relazioni affettive offrendo loro percorsi indirizzati al cambiamento e all’assunzione di responsabilità avvalendosi di uno staff multidisciplinare composto da psicologi, psicoterapeuti, psichiatri ed educatori".

Il Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti ha scelto di basare il proprio lavoro su linee guida di lavoro che nascono sia dall’esperienza che dalla costruzione della rete nazionale Relive (Relazioni libere dalle violenze), oltre che dagli scambi con le reti europee WWP-EN- Work With Perpetrators. L'associazione fiorentina ha già siglato accordi simili con altre questure italiane offrendo consulenza e supporto agli uomini maltrattanti, anche telefonica, per aiutarli a interrompere il loro comportamento violento.

I dati dei codici rosa ad Arezzo

Nel 2023, le attività di monitoraggio della rete regionale codice rosa mostrano un aumento di casi e di accessi al percorso nelle fasce “estreme”. Nel 2022 nella Asl Toscana sud est sono stati 641 i casi attivati (nel 2021 erano 557). Di questi, il 13,3% hanno riguardato persone di età superiore ai 60 anni (nel 2021 l'11,8%). Scendendo nel dettaglio sono stati 256 nella provincia di Grosseto, 263 nella provincia di Arezzo, 122 nella provincia di Siena. Nel primo semestre 2023 sono stati registrati 119 accessi al codice rosa a Grosseto, 84 ad Arezzo e 68 a Siena.

Un anno tra codici rosa e uccisioni: le vittime aretine

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