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Cronaca Pratacci / Via Igino Cocchi

Guardia di Finanza nella sede di Estra: nuovo avviso di garanzia per Macrì

Ieri mattina le fiamme gialle aretine si sono presentate alla porta della sede cittadina della partecipata guidata dal 2016 dall'ex consigliere comunale di Fratelli d'Italia

Abuso d’ufficio e peculato. Sono queste le accuse contenute nel nuovo avviso di garanzia indirizzato al presidente di Estra, Francesco Macrì. È stata la guardia di finanza a presentare, nella mattinata di ieri, il documento al numero uno della partecipata che si è trovato le Fiamme Gialle in via Igino Cocchi, sede aretina che Estra condivide con Coingas. A firmare il mandato è stato il procuratore Roberto Rossi che, dopo il trasferimento di Andrea Claudiani alla procura di Perugia, ha ereditato l’intero faldone. Un procedimento che, come sostiene La Nazione di Arezzo, avrebbe preso le mosse dall’inchiesta principale Coingas-Multiservizi-Estra dove gli indagati - per il momento - sono 13 tra cui anche Francesco Macrì al quale, per altre ragioni indipendenti da quest’ultimo avviso di garanzia, viene rivolto ancora il reato di abuso d’ufficio. Al presidente Macrì, secondo le indiscrezioni, verrebbero contestate alcune spese personali, l’utilizzo di carte di credito aziendali, nonché altre consulenze e sponsorizzazioni concesse nel 2016.

Un nuovo tassello si aggiunge al già complesso panorama giudiziario locale che aveva avviato l’estate con l’avviso di chiusura delle indagini preliminari per la ormai nota maxi inchiesta Coingas-Mutiservizi-Estra, partita oltre un anno fa e che ha visto la Digos coinvolta in prima persona nelle investigazioni. In questo contesto Macrì è indagato, sempre per abuso d’ufficio, in quanto la sua nomina a presidente sarebbe avvenuta in tempi e modalità non corrette visto che, all’epoca era ancora consigliere comunale.

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