Assalto alla Cgil, Anpi e sindacato chiedono di essere parte civile. Anche Lamorgese e Sgarbi tra i testi

Si è conclusa con un rinvio, senza nemmeno che venissero svolte le fasi preliminari, la prima udienza del processo per l'assalto alla Cgil nel quale è imputato il leader aretino di Forza Nuova Lorenzo "Ciclone" Franceschi. Un difetto di notifica ad un imputato ha portato il legale a chiedere i termini di difesa. La prossima udienza davanti alla prima sezione penale del Tribunale di Roma si svolgerà il 28 marzo: in quella data Anpi e Cgil chiederanno di costituirsi parte civile.

A giudizio, con rito ordinario, oltre a Franceschi ci sono altri sei imputati tra i quali i leader di Forza Nuova, Giuliano Castellino e Roberto Fiore. Tutti hanno assistito all'udienza in video collegamento dal carcere.

Intanto emergono novità tra i nomi nelle liste dei testi depositate dalle parti. Oltre a Maurizio Landini, segretario della Cgil, che sarà chiamato a deporre dalla Procura,  compaiono i nomi del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese e di  Vittorio Sgarbi.

Stando a quanto riporta AdnKronos, domani l'avvocato Carlo Taormina, difensore tra gli altri di Roberto Fiore, presenterà al tribunale del Riesame un documento che attesta la raccolta di 12mila euro a titolo di risarcimento per i danni alla sede del sindacato.

Il 59enne aretino, dal passato turbolento, è accusato di lesioni e devastazione aggravata per l'irruzione nella sede nazionale del sindacato avvenuta il 9 ottobre scorso nel corso di una manifestazione indetta per protestare contro l'obbligo del Green pass. Ad incastrarlo furono le immagini di videosorveglianza della sede della Cgil e anche alcuni video girati dalle persone che partecipavano alla manifestazione.

Attualmente Franceschi  si trova nella casa circondariale cittadina, la richiesta di misure meno afflittive è stata respinta dal tribunale del Riesame.