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Via Fiorentina, Confesercenti: "Il cantiere è fermo anche oggi. Rimuovere la ruspa e rinviare i lavori"

Confesercenti chiede di rimuovere il cantiere e rimandare i lavori ad agosto. Stessa richiesta da Confcommercio. Polemica di Scelgo Arezzo

Il cantiere di via Fiorentina è fermo anche se non piove. I commercianti sono esaperati perché la strada è deserta, il danno è già avvenuto e inoltre non si vedono progressi nei lavori. C'è il rischio di intaccare anche il periodo del Natale che è fondamentale per l'economia delle piccole botteghe e potrebbe essere danneggiato anche l'arrivo dei turisti per la Città del Natale che inaugura tra 23 giorni. Non è pensabile sottrarre via Fiorentina all'enorme flusso di auto, di pullman e di navette da e per il centro storico. I commercianti chiedono un intervento immediato dell'amministrazione, visto che le rassicurazioni date nei giorni precedenti all'apertura del cantiere non sembrano essere state rispettate.

Confesercenti: "Smontate il cantiere"

“Via Fiorentina non è una strada dove tenere parcheggiata immobile una ruspa. Non si può appaltare lavori sulla pelle dei commercianti. Il cantiere va rinviato ad agosto”.  A parlare è Valeria Alvisi, direttrice di Confesercenti che da alcune settimane porta avanti le istanze dei commercianti di via Fiorentina e via Marco Perennio fortemente danneggiati dal cantiere che ha praticamente isolato un'intera arteria allontanando la clientela dai negozi.

“Nel cantiere di via Fiorentina di fatto non ci sono operai a lavorare. Riteniamo quindi inutile continuare a tenere parcheggiata una gigantesca ruspa in mezzo alla strada. È evidente che non c'è stata programmazione e non è chiaro cosa si attenda per partire con il cantiere. Avevamo avuto rassicurazioni che i lavori si sarebbero svolti in gran velocità ma a quanto pare sono state promesse al vento”.

A questo punto per Confesercenti c'è solo una soluzione: “Rimuovere il cantiere,” tuona Alvisi “liberare la strada e tornare alla normalità dando la certezza di poter affrontare le festività senza disagi. È chiaro che poi si dovranno programmare i lavori per tempo in un periodo dell'anno durante il quale i disagi devono essere al minimo. Non chiediamo quindi il rinvio a gennaio ma bensì ad agosto. Adesso che abbiamo verificato le reali problematiche che si verificano con il cantiere in strada è evidente che c'è bisogno di intervenire in estate. Qualsiasi altra scelta è un danno economico incalcolabile per le aziende di via Fiorentina e via Marco Perennio, e per quelle della parte bassa di via Fiorentina verso San Leo”.

Dall'avvio della cantiere la strada si è desertificata.

“Tra i negozi c'è il deserto” spiega Valeria Alvisi “e sono cambiate le abitudini degli automobilisti e della clientela. L'apertura della strada in uscita era la soluzione condivisa per tamponare un'emergenza durante i lavori che sarebbero dovuti procedere a pieno ritmo. Durante gli incontri avuti con l'amministrazione comunale ci hanno illustrato le varie fasi ma in realtà ad oggi c'è solo una strada chiusa con una ruspa immobile parcheggiata in attesa non si sa di cosa. Agli occhi dell'associazione di categoria c'è tanta improvvisazione ed è evidente che siamo di fronte a un cantiere in stallo per il quale chiediamo quindi l'immediata rimozione”.

La dichiarazione di Confcommercio

“I nostri timori sui tempi lunghi dei lavori in via Fiorentina si stanno purtroppo avverando. È sotto gli occhi di tutti che il cantiere è aperto, ma non è operativo. Non si vede nessuno. Se continua di questo passo, ci vorranno altro che 31 giorni!”.

A raccogliere la preoccupazione è Cristiano Beligni, delegato dell’area aretina per Confcommercio.

“In compenso, i disagi causati dal blocco della strada in direzione città si sono fatti vedere subito. Per esempio, da metà pomeriggio la coda di auto che rientra dal centro città aumenta e tante persone evitano di fermarsi nei negozi della via per paura di non riuscire a rientrare nel traffico. Poi c’è chi preferisce cambiare percorsi e tornerà in via Fiorentina solo a cantiere chiuso. Ce lo hanno segnalato in diversi, tra negozianti e baristi. Per loro la perdita di clienti è tangibile e proietta un’ombra lunga anche sulle festività natalizie, che di fatto si apriranno fra un paio di settimane”.

Ad esprimere preoccupazione è anche Gianni Fabbrini, titolare dell’hotel Minerva: “devo dare percorsi alternativi a quanti hanno prenotato nella mia struttura. E se per i turisti del fine settimana o delle gite cambia poco, per i convegnisti, che hanno a che fare sempre con tanti impegni e tempo contato, è invece un disagio. I lavori in via Fiorentina sono necessari e auspicati, noi eravamo pronti a sopportarne ogni disagio, ma il calendario scelto dall’Amministrazione è davvero sbagliato perché intacca un periodo troppo importante dal punto di vista turistico e commerciale”.

A questo punto, la richiesta è di far slittare i lavori: “si potrebbero rimandare almeno a gennaio, dopo l’Epifania”, dice Cristiano Beligni, “ma di certo l’estate sarebbe stato il momento migliore per mettere mano al cantiere”. 

Scelgo Arezzo su via Fiorentina

Marco Donati e Valentina Sileno, consiglieri comunali di Scelgo Arezzo, hanno preparato un'interrogazione su via Fiorentina che però non è presentata in aula. Il presidente del consiglio comunale ha speigato che il tempo si era esaurito.

“Nel Consiglio Comunale di oggi non è stata data la possibilità al nostro gruppo di chiedere chiarimenti, attraverso un’interrogazione urgente, sui lavori in corso tra via Fiorentina, viale Don Minzoni e viale Amendola: la ormai fantomatica ‘Rotatoria’. Un fatto gravissimo e arrogante nei confronti dell’opposizione. Sono decine gli operatori commerciali preoccupati per la decisione, dopo anni e anni di ritardi, di far partire un parte dei lavori a novembre limitando il traffico su alcuni assi viari. Preoccupazioni di cui la giunta evidentemente non vuole tenere conto, visto che la nostra interrogazione chiedeva proprio chiarimenti sui lavori e proponeva alla giunta lo spostamento dei lavori a gennaio così da evitare di condizionare gli attori economici nel periodo più favorevole del Natale. Troviamo incredibile che un’interrogazione urgente presentata nei termini e secondo le regole statutarie e regolamentari del Comune di Arezzo non sia stata fatta discutere. Il consiglio comunale serve a dare voce ai cittadini, ma la maggioranza che governa la città tende a chiudersi sempre di più fino al punto di limitare l’azione dei consiglieri di minoranza. Un atteggiamento che non possiamo non respingere con forza e denunciare pubblicamente”.

La risposta di Palazzini di Fdi

“Forse ai consiglieri di Scelgo Arezzo non era del tutto chiaro il criterio che la presidenza del Consiglio comunale, d’accordo con i capigruppo, ha scelto per lo svolgimento delle interrogazioni urgenti, previste in ogni assemblea consiliare, ovvero quella di destinare un'ora alla discussione delle stesse. Forse è altresì sfuggito quanto deciso nell’ultima riunione dei capigruppo, nella quale per evitare spesso pretestuose lamentele sul criterio di scelta di quali interrogazioni venissero ritenute effettivamente urgenti, il presidente ha stabilito, senza incontrare in quella sede le obiezioni di nessuno, di programmare gli interventi nell’ordine temporale di arrivo degli stessi all’ufficio del Consiglio. Ma è rimasto loro altrettanto poco chiaro, o forse, al contrario, si è trattato di un'uscita solo pretestuosa, il fatto che questa mattina, conclusa l’ora destinata ed esaurite le interrogazioni programmate secondo il metodo condiviso, la richiesta dei consiglieri di Scelgo Arezzo di discutere la loro interrogazione su Via Fiorentina abbia sì incontrato la contrarietà del presidente del Consiglio comunale che ha difeso il metodo già deciso e condiviso, ma non si è svolta perché a seguito della breve ulteriore riunione dei capigruppo, gli stessi hanno confermato la volontà di procedere con la modalità decisa in precedenza”.

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