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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Sostegno alle famiglie residenti, ecco il progetto di Comune di Arezzo e Caritas

Sostegno alla genitorialità e alla tutela dei figli in età 0-30 mesi con erogazione di generi di prima necessità infantile (pannolini, latte in polvere se prescritto dal medico pediatra, alimenti e prodotti per l’infanzia); sussidi e sostegni economici alle famiglie residenti ad Arezzo; erogazione di buoni spesa per famiglie e singoli cittadini da utilizzare in supermercati convenzionati

Sostegno alla genitorialità e alla tutela dei figli in età 0-30 mesi con erogazione di generi di prima necessità infantile (pannolini, latte in polvere se prescritto dal medico pediatra, alimenti e prodotti per l’infanzia); sussidi e sostegni economici alle famiglie residenti ad Arezzo; erogazione di buoni spesa per famiglie e singoli cittadini da utilizzare in supermercati convenzionati. 
Sono questi i punti salienti del progetto Sif (Sistema Inclusione Famiglie), presentato dall’assessore Lucia Tanti e promosso da Comune di Arezzo, Caritas diocesana e Associazione Sichem. Dal 2019/2020 il Progetto allargherà il suo raggio d’azione con l’aiuto alle persone in difficoltà alloggiativa e/o senza dimora. 
Per accedere al servizio è necessario prendere appuntamento telefonando al numero 0575/354769 oppure recandosi presso il Front Office dell’Associazione Sichem (braccio operativo della Caritas diocesana) in via Fonte Veneziana 19 ad Arezzo. Gli orari di apertura: dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17.30, il venerdì dalle 9 alle 12.

“L’obiettivo dell’amministrazione – ha spiegato l’assessore Lucia Tanti – è offrire una risposta emergenziale complessiva, che ha trovato grande collaborazione da parte di tutto il consiglio comunale, a testimonianza della partecipazione della città su questi temi. Le attività di controllo e recupero vanno di pari passo, tant’è che la sinergia tra polizia locale e servizi sociali si sta facendo sempre più stretta. Ribadisco il nostro no a un buonismo d’accatto: ciò che serve è accoglienza unita a un vero percorso di recupero”.

Don Giuliano Francioli, direttore ufficio diocesano Caritas:

“E’ indispensabile rimettere al primo posto il concetto di pedagogia. Non porta nulla di duraturo l’elemosina fine a se stessa, occorre uno stimolo alla crescita e al cambiamento. La vera carità è aiutare le persone a uscire dalle difficoltà, il messaggio forte che deve passare è quello della responsabilizzazione e riguarda ognuno di noi. Ciò che è dovuto per diritto, non deve essere dato per elemosina”.

Andrea Dalla Verde, vicedirettore dell’ufficio diocesano Caritas, ha messo l’accento su tre aspetti fondamentali del progetto: “Uno. Il Sif non è semplice erogazione di un servizio ma il risultato di una forte collaborazione con il Comune di Arezzo. Due. C’è la massima condivisione di un percorso finalizzato a far uscire le famiglie dalla povertà. Tre. Il Sif è la dimostrazione di una continuità fondamentale: il progetto è partito nel 2002, è stato confermato dalle varie amministrazioni che si sono succedute e si sta allargando sempre di più, fino all’idea di cohousing che stiamo sviluppando. E’ fondamentale che i cittadini, anche quelli che hanno timore a manifestare le loro condizioni di indigenza, conoscano i servizi di cui possono beneficiare. Non può e non deve esserci vergogna nel richiedere un sostegno alimentare, educativo o residenziale”.

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