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"Ritardi disastrosi", l'accusa dei pendolari del Valdarno: "Dati allarmanti", Casucci: "La Regione fornisca spiegazioni"

La situazione è quella fotografata dal portavoce dei pendolari Maurizio Da Re

"Una situazione mai emersa e i dati sono disastrosi".

L'accusa è quella mossa dal portavoce del comitato Pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re che, a sostegno della propria tesi porta i dati reperiti all'interno del portale internet Muoversi in Toscana. 

"I ritardi dei treni dei pendolari del Valdarno nel 2018 - commenta Da Re - sono disastrosi. Quelli riportati all'interno dei sito sono dati mai divulgati e resi pubblici dalla Regione. Nello specifico, quelli della linea aretina e del Valdarno sono sconcertanti, perchè riportano la bassa puntualità dei treni più affollati, a riprova delle proteste dei pendolari del Valdarno".

Il portavoce del comitato ha estratto i dati del 2018, rielaborati con una tabella (in allegato), che riportano le medie di puntualità con arrivi entro massimo 5 minuti, quindi treni considerati puntuali, alle fermate e arrivi in varie stazioni: Montevarchi (dove i treni dovrebbero essere monitorati secondo il contratto di servizio), Firenze Santa Maria Novella e Campo di Marte. 

La maglia nera del treno più in ritardo è assegnata all'11805 Pistoia-Arezzo del pomeriggio alla fermata di Montevarchi con la media di aprile di 15,8% dei treni puntuali e del 27,3% di luglio, ma non scherza anche il treno 2313 Firenze-Roma del pomeriggio, sempre a Montevarchi, con la media del 33,3% in aprile e del 41,9% in maggio, così come il treno 11803 Prato-Chiusi del pomeriggio a Montevarchi con la media del 42,1% in aprile e del 52,4% in novembre. Ma anche altri treni hanno bassa la puntualità: il 6604 Chiusi-Pistoia della mattina presto, alla fermata di Campo di Marte, con il 47,8% in orario a dicembre e il 48% a novembre, con la beffa dei recuperi dei ritardi lungo il percorso e l'aumento della puntualità alla stazione finale di Pistoia. Negativa anche la puntualità del treno 2317 Firenze-Roma del pomeriggio a Montevarchi con il 54,8% in orario sia in maggio che in ottobre.

"La puntualità dei treni sarebbe da verificare meglio - riflette il portavoce - visto che i tempi di percorrenza sono in genere larghi così da permettere i recuperi dei ritardi, mentre il tempo di arrivo in stazione sarebbe da aumentare di 1-2 minuti in più, perchè verrebbe misurato all'ingresso e non alla fermata reale del treno".

Fa eco il consigliere della Lega Marco Casucci che interviene sostenendo come: “la situazione delle linee ferroviarie e dei convogli sulla tratta aretina è disastrosa. I ritardi si sommano ai ritardi. Abbiamo prodotto decine di atti in consiglio regionale chiedendo alla giunta toscana e all’assessore Ceccarelli di intervenire. Non solo la nostra denuncia, assai spesso, non è stata ascoltata ma adesso si scoprirebbero, grazie al comitato Valdarno Direttissima, dati che evidenzierebbero record di ritardi, una mancanza di puntualità soprattutto dei treni più affollati sulla tratta aretina e valdarnese. Siamo sconcertati e continueremo a batterci al fianco dei pendolari che, a fronte di salati abbonamenti, hanno diritto a convogli decenti e puntuali. E' una questione di rispetto”.

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