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"Io, reclusa in casa dal 21 dicembre e senza risposte dalla Asl. E' devastante"

La testimonianza di un'aretina che denuncia la situazione in cui versano numerose persone che in questi giorni sono positivi o contatti stretti in quarantena

"Buonasera, sono una delle tante persone che con la propria famiglia è chiusa in casa da giorni".

Inizia così la testimonianza di Cristina, che racconta una delle tante storie di persone positive o in quarantena che lamentano difficoltà e disorganizzazione in questi gioni.

"Io sono chiusa dal 21di dicembre (per un contatto, nda) e devo dire che la situazione sembrava organizzata, ho ricevuto subito la chiamata dell'ufficio igene e subito dopo dell' Usca". Poi i tamponi sono stati estesi a tutti i familiari del contatto, "essendo congiunti il virus è passato anche a noi". Tamponi positivi, proprio nel momento in cui i contagi sono esplosi e con essi i test positivi che si sono aggiunti a molecolari. "E così che siamo stati abbandonati: chiamate finite e poi il tam tam del cambio regole per le quarantenne che però non è chiaro se ci rientriamo anche noi positivi del 20 dicembre o solo quelli dal 29 dicembre. Non si riescono a rifare tamponi di controllo, senza esito perché è tutto intasato".

E ancora: "Non c'è un umero da chiamare, tutti reclusi sia i positivi che i negativi che attendono la riattivazione del green pass. Mi chiedo, ma dopo due anni di pandemia è possibile che ci sia zero organizzazione così? Siamo in migliaia senza avere risposte per giorni e questo è veramente devastante".

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