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"Vengano rivisti orari e tratte dei bus". Da via Fiorentina la protesta degli utenti

Sono oltre 250 le firme raccolte e presentate al sindaco e all'assessore del Comune di Arezzo con le quali viene richiesta una rimodulazione delle linee bus nella zona di via Fiorentina

“Raggiungere l’ospedale? Un’impresa. Per non parlare del mercato, del tribunale o del cimitero”. Per chi abita in via Fiorentina e, per scelta o per necessità, dove spostarsi a bordo dei mezzi pubblici le difficoltà da superare non sono affatto poche. A sostenerlo sono i circa 250 residenti della zona che, nelle ultime settimane, hanno sottoscritto la raccolta firme già presentata al sindaco e all’assessore del Comune di Arezzo. Nel documento vengono lamentati vari disagi dovuti alla riorganizzazione delle linee dei bus urbani. “Ci è sembrato doveroso - spiegano i firmatari della petizione - mettere a conoscenza chi governa la nostra città delle problematiche che viviamo così che possa farsi portavoce di queste con Autolinee Toscane, gestore del servizio di trasporto pubblico. Spesso non si tiene conto che chi utilizza i bus sono soprattutto persone che non hanno possibilità di farlo in altro modo e che, magari, presentano anche delle fragilità fisiche. Per esse avere un servizio efficiente diventa essenziale per svolgere tutte quelle piccole attività quotidiane”.

Le modifiche alle corse dei bus sono entrate in vigore lo scorso autunno. In concomitanza con la riapertura delle scuole, il nuovo gestore del servizio ha rimodulato orari, linee e tratte. Secondo quanto sostenuto dai residenti di via Fiorentina e aree limitrofe, ciò avrebbe provocato significative ripercussioni - in negativo - sui tempi di attesa, coincidenze e collegamenti con punti di interesse strategici come l’ospedale San Donato, il cimitero urbano e il mercato settimanale di via Giotto. “Per raggiungere le mete suddette a bordo degli autobus - si legge nella lettera inviata al sindaco e all’assessore Casi - ora i cittadini sono costretti a: cambiare più mezzi, provocando disagi in particolare agli anziani e ai portatori di handicap; comprare più biglietti, in quanto il cambio di uno o più mezzi comporta spesso il superamento dei 70 minuti di validità del singolo tagliando; sostare in attesa delle coincidenze con conseguente esposizione alle intemperie”.

A essere state sottoposte all’attenzione degli amministratori sono state le tratte Fiorentina-ospedale e Fiorentina-Giotto. Nel primo caso, così come riportato dai firmatari, gli utenti potevano raggiungere il nosocomio utilizzando la linea 9. “Oggi questa linea è stata soppressa - raccontano - e se prima impiegavamo 10 minuti per arrivare a destinazione, adesso siamo obbligati a utilizzare le linee N o O e prendere la coincidenza nei pressi della stazione ferroviaria”. Destino analogo anche per coloro che devono raggiungere il Giotto. “Prima la tratta si faceva a bordo delle linee 4 o 6 - raccontano ancora - adesso invece dobbiamo usare le linee N e O che hanno come capolinea la stazione ferroviaria, obbligando anche in questo caso l’attesa di una coincidenza. Supponiamo che l’intento della riorganizzazione fosse migliorare le prestazioni e a razionalizzare le corse, ma il risultato a oggi sta provocando evidenti disagi ai cittadini. Ci auguriamo che in occasione della stesura del nuovo orario estivo delle corse, venga presa in seria considerazione un’attenta rivalutazione e si apportino le necessarie modifiche che consentano di ripristinare l’efficienza che ha in passato caratterizzato il servizio urbano dei bus”.

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