"Non toglieteci il futuro". Agricoltori aretini in marcia su Roma
In preparazione pullman per rappresentare nella capitale i problemi dell’agricoltura provinciale insieme ai colleghi provenienti dalle campagne toscane e italiane guidati dal presidente Cristiano Fini
"Prezzi alle stelle, agricoltori più poveri”. ? lo slogan della manifestazione nazionale indetta da Cia-Agricoltori Italiani che, giovedì 26 ottobre, farà convergere a Roma gli agricoltori aretini, insieme ai colleghi di tutta la Penisola, guidati dal presidente nazionale Cristiano Fini.
Rimettere al centro l’impresa agricola e il suo reddito è l’obiettivo della mobilitazione generale promossa per tutelare il futuro dei produttori di fronte alle grandi emergenze e alle sfide globali che toccano il settore primario e il Paese intero. Crisi di mercato e concorrenza estera, filiere e manodopera difficile, spopolamento delle aree interne e fauna selvatica, risorse idriche e consumo di suolo, ambiente e fake news i temi chiave che Cia porterà in piazza nell’interesse della salute pubblica, dei territori, della sovranità alimentare e del Paese.
“In un’annata in cui tutte le produzioni sono entrate in piena difficoltà a causa dei cambiamenti climatici e in cui le aziende sono state fortemente penalizzate dalla scarsa redditività all’interno della filiera - spiega la presidente Cia Arezzo Serena Stefani - vogliamo trovare soluzioni e strumenti adeguati per restituire slancio e vitalità a un settore strategico, da cui dipendono economia, salvaguardia dell’ambiente, conservazione del paesaggio, tutela del “Made in”. La nostra provincia, come gli altri territori, ha necessità di interventi rapidi per affrontare e risolvere criticità croniche e problematiche nuove. Sono tante le ragioni che ci portano a scendere in piazza per sollecitare il governo a dare all’agricoltura la necessaria attenzione nell’agenda politica”.