Metano auto alla stelle, tutti vanno dal 'low cost' Piccini. Il titolare: "Ora dobbiamo razionarlo"

"Abbiamo avuto un incremento delle richiesta incredibile, non ce lo aspettavamo in queste proporzioni". Marco Piccini è il presidente della Piccini, catena di distributori con cuore a Sansepolcro che è sulla bocca di tutti. O almeno di tutti quelli che possiedono mezzi a trazione a metano. Dall'inizio di ottobre, con l'aumento dei prezzi delle materie prime, è scattata la stangata per i consumatori, che si sono ritrovati il costo finale del metano auto fino a 2,2 euro per chilogrammo in provincia di Arezzo. I prezzi si sono allineati nei giorni seguenti, ma tra le eccezioni spicca quella di Piccini, che finora è riuscito a tenere a bada gli aumenti. Inizialmente non scostandosi troppo dall'euro, poco più, di settembre. Ma poi ci sono stati ritocchi verso l'alto fino ad arrivare a quota 1,399 nella maggior parte degli impianti della catena biturgense. "Qualcosa abbiamo dovuto aumentare - racconta l'imprenditore - perché c'è stata un'impennata di richiesta assurda. E di conseguenza abbiamo dovuto trovare nuova materia prima, più cara. Il prezzo finale è la media tra il surplus acquistato in queste settimane e quello che ci garantivano in precedenza i nostri contratti". Ecco il segreto dei prezzi calmierati della Piccini: i contratti pluriennali con vari fornitori stipulati tempo addietro che permettono alla società di spuntare tariffe più economiche rispetto alla concorrenza.

Prezzo metano auto oltre 2 euro fino a quando?

"Possiamo reggere ancora - continua Paolo Piccini - fino alla fine dell'anno e oltre. Poi alcuni nostri vecchi contratti scadranno, di conseguenza dovremmo firmarne di nuovi a condizioni peggiori. I prezzi a quel punto saliranno di nuovo. E' inevitabile". Ma la speranza di Piccini, come annunciato da un comunicato aziendale ad inizio ottobre, è che si possa arrivare alla fine della stagione dei rincari mantenendosi su questi livelli di prezzo. "Secondo noi le turbolenze politiche e speculative mondiali si placheranno entro l'inizio del 2022, tra marzo e aprile la situazione potrebbe ristabilirsi. E il prezzo del metano auto tornare ai livelli di prima". Intanto però c'è da affrontare il momento, che per Piccini, come comprensibile, ha visto un'impennata di richiesta di metano auto mai vista, a cui l'azienda sta cercando di far fronte meglio che può.

Le file ai distributori di Foiano e Sansepolcro

Le file di auto incolonnate ai distributori di Foiano della Chiana o di Sansepolcro, anche dall'Umbria, sono all'ordine del giorno. "Purtroppo - prosegue Piccini - non riusciamo ad evadere tutte le richieste che abbiamo. A Foiano l'incremento è stato del 400%. Dove siamo serviti dal tubo per l'approvvigionamento, come a Sansepolcro, abbiamo meno problemi. Dove occorre trasportare con l'autocisterna, come a Foiano per l'appunto, durante la giornata il metano si esaurisce. Nel pomeriggio, di solito, la scorta termina fino al giorno seguente. Vorremmo poter fare di più, ma non è facile. Stiamo comunque cercando nuovi canali per l'acquisto. Intanto abbiamo deciso, strategicamente, di chiudere l'erogazione del metano auto in due distributori più periferici, come Rapolano, a Siena, e Civitella Marittima, a Grosseto. Questo ci permette di concentrarci sulle stazioni della provincia di Arezzo e dell'Altotevere". Al momento Piccini è presente tra Toscana e Umbria con 12 impianti: 4 nel comune di Sansepolcro, 3 in quello di Città di Castello, 1 a Foiano della Chiana, 1 a Bibbiena, 1 a Nottola (Siena), dove il prezzo è un po' più alto: 1,890. "Qui siamo allacciati con il tubo - conclude Piccini - non possiamo fare diversamente, per via del contratto che c'è con il fornitore in zona. Ma dove arriviamo con le autocisterne, pratichiamo il prezzo che facciamo a Sansepolcro".