L'emergenza Coronavirus cancella la visita di Mattarella a Civitella per ricordare le vittime dell'eccidio

Sergio Mattarella si sarebbe dovuto recare a Civitella in Val di Chiana. A riportare la notizia è stata Repubblica nell'edizione del 26 aprile scorso. Nell'articolo che descriveva la cerimonia presso l'Altare della Patria, in una Roma deserta e barricata in casa, viene menzionato il piccolo borgo della Valdichiana.

"Quest'anno era atteso a Civitella in Val di Chiana (Arezzo) - si legge nell'articolo - dove il 29 giugno 1944 le truppe naziste uccisero 244 civili".

La visita è stata cancellata a causa ovviamente del Coronavirus che ha stravolto le cerimonie civili, come quella del 25 aprile.

"Abbiamo appreso da Repubblica che il Presidente Mattarella sarebbe stato nostro ospite a Civitella" spiega il sindaco Ginetta Menchetti. L'amministrazione comunale da tempo si era messa in contatto con il Quirinale, facendo recapitare l'invito al capo dello Stato affinchè potesse prendere parte all'anniversario dell'eccidio (29 giugno). Un appuntamento che lo scorso anno vide la partecipazione dell'ambasciatore tedesco e l'inizio della causa di beatificazione di don Alcide Lazzeri.

"E' comunque un riconoscimento significativo per Civitella apprendere che il Presidente Mattarella avrebbe potuto partecipare al ricordo di quel tragico giorno, quando il nostro paese fu teatro di una tra le più terribili stragi perpetrate dalle truppe naziste - commenta il sindaco Ginetta Menchetti - una notizia che è arrivata nel giorno del 75esimo anniversario della liberazione. Colgo l'occasione per rinnovare l'invito al capo dello Stato sperando possa onorarci, quando sarà possibile, della sua presenza".