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Sabato, 27 Aprile 2024
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Giorgianni: "Gli azzerati non sono speculatori"

Nota di Letizia Giorgianni, presidente Associazione Vittime del Salva Banche. Le gravissime dichiarazioni di Casini che qualifica “speculatori” gli azzerati delle banche, pongono nuovamente la questione della adeguatezza di Pierferdinando al suo...

Nota di Letizia Giorgianni, presidente Associazione Vittime del Salva Banche.

Le gravissime dichiarazioni di Casini che qualifica “speculatori” gli azzerati delle banche, pongono nuovamente la questione della adeguatezza di Pierferdinando al suo ruolo di Presidente della Commissione.

martedì sera, infatti, durante la trasmissione in onda su Rai 3, Cartabianca, ha sostenuto che i risparmiatori stessi sono in qualche maniera responsabili di quanto è a loro capitato, perché dovevano essere messi in allarme dagli alti rendimenti delle obbligazioni che avevano sottoscritto.

La verità documentale, mostra invece, al contrario, come da tabella che alleghiamo, che tali obbligazioni sono state trattate per decenni come bond normali, ed anche il rendimento, volutamente tenuto basso, non poteva mettere in allarme nessun risparmiatore.

Nessuno aveva avvisato dei rischi insiti in tali obbligazioni (neppure Consob e Banca d'Italia), le banche pubblicavano bilanci “in salute”, certificati dai revisori e di fatto anche questi avallati dagli organi di controllo; il tutto ha fatto si che gli ignari risparmiatori fossero doppiamente truffati, perchè si sono visti rifilare un titolo ad alto rischio, ma con un rendimento basso.

Ma Casini ieri sera, dopo audizioni a fiume, testimonianze di avvocati ed associazioni di Consumatori, dichiara con sfrontatezza il falso, e lo fa nella delicata veste di Presidente della Commissione Banche.

Ebbene, i poteri di questa Commissione di inchiesta sono anche inquirenti, al pari dei Giudici, e dunque Casini dovrebbe, nel suo ruolo di Presidente, onorare sempre l'imparzialità e la verità dei fatti. Dunque le dichiarazioni di Casini sembrano totalmente tradire l'imparzialità, catapultandolo nel ruolo – in questo caso improprio e inammissibile – di attore politico a caccia di voti, o piuttosto a caccia di collegi sicuri e migliori coperture partitiche. Non ci saremmo mai aspettati, neppure da Casini, un comportamento tanto disinvolto e in danno dell'istituzione Commissione di inchiesta e della sua reputazione, che Casini dovrebbe invece tutelare con tutti i suoi sforzi. Abbiamo seguito con attenzione tutte le audizioni ed anche gli inciampi di Casini in commissione, rispetto al suo ruolo di garante imparziale, e ricordiamo le sue conclusioni arbitrarie, le riformulazioni improprie di domande, che lo hanno fatto da subito apparire un goffo "traduttore" di risposte di altri a beneficio dei membri della commissione.

Ma queste dichiarazioni finali hanno fatto davvero travalicare il limite della decenza.

Sappiamo adesso con assoluta certezza che questa Commissione d'inchiesta non porterà assolutamente a niente, nessun beneficio verrà tratto nè dai risparmiatori coinvolti e neppure da quelli che in futuro rischieranno i propri risparmi.

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