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Sabato, 27 Aprile 2024
Attualità Anghiari

Accudisce da anni una colonia felina. Il Comune le ordina di demolire il rifugio per i gatti

Eleonora Iacono, presidente dell'associazione La Gattara, lancia un appello al comune di Anghiari: "Il sindaco Polcri mi propose di aprire lo sportello animali e adesso si disinteressa del caso. La struttura non va abbattuta"

Un vero e proprio appello, un grido di allarme per una colonia felina. E' la storia che si dipana fra Anghiari, Ponte alla Piera e Bagnolo. Una vicenda, intricata, fra permessi, recinzioni, pali e basamenti, interventi del Comune e dei Carabinieri forestali da una parte, servizi di aiuto a una colonia felina dall'altra. A raccontarla con una lunga mail – arrivata anche nel tavolo dell'onorevole Michela Vittoria Brambilla - è stata Eleonora Iacono, presidente dell’associazione ''La Gattara'' di Anghiari.

''Risiedo nel Comune di Anghiari da circa sei anni – ha iniziato - e quando sono arrivata in località Ponte alla Piera mi sono trovata di fronte ad un enorme colonia felina non accudita. Da subito mi sono adoperata per risolvere i problemi di questi micetti malati, mai sterilizzati e malnutriti, una situazione nota al Comune di Anghiari poiché questa non è l’unica località che vede la presenza di colonie feline non gestite, non riconosciute e accudite dalle sole volontarie che orbitano nel territorio e fanno parte di varie associazioni''.

''Considerato che nessuno ascoltava i miei appelli per risolvere la situazione, alcuni anni fa ho deciso di fondare una mia Associazione ("La Gattara") di cui sono presidente e questo al solo fine di ottenere il diritto a toccare, curare e accudire questi animali senza che commettessi un reato. Negli anni il mio operato si è fatto sempre più incisivo nel territorio e ogni anno ho recuperato e dato in adozione numerosi “mici” in tutta Italia. Grazie alla mia presenza sul territorio, nell’anno 2021 il sindaco Alessandro Polcri, oggi presidente della Provincia di Arezzo, mi propose di gestire lo sportello animali, da qui una collaborazione di circa un anno durante il quale i recuperi si sono fatti ancora più intensi e necessari onde evitare che i gatti venissero spesso uccisi e maltrattati''.

Iacono prosegue: ''Dovendo accudire al meglio gli animali di cui sono responsabile, al fine di avere uno spazio sicuro dedicato a loro e magari riadattarli alla presenza delle persone, grazie ai soci dell’associazione e alle persone che da sempre mi seguono sulla pagina Facebook, riesco a realizzare una recinzione all’interno di un terreno agricolo di mio suocero, realizzata con pali infissi a terra e semplice rete laterale e di copertura per evitare la fuga dei “mici” meno abituati alle persone. Inserisco al suo interno una casetta in legno appoggiata al suolo al fine di dare un riparo dalla pioggia, caldo e comodo per loro, e lì realizzo la loro OASI, visibile anche sulla pagina facebook e con davanti attaccato proprio il cartellone della mia associazione''.

Fino qui tutto bene, poi arriva l'imprevisto, quello che ti lascia in ginocchio e ti fa cadere il ondo addosso.

''Purtroppo ieri il Comune di Anghiari mi ha recapitato l’ordine di demolizione, che comprende anche un'altra serie di manufatti realizzati anni prima da mio suocero, ora malato di Alzheimer, e dove da quando sono arrivata accudisco la colonia della frazione che non ho mai voluto spostare per evitare loro inutili stress''.

Nella documentazione dell'ente, si parla di una nota dei carabinieri forestali, stazione di Sansepolcro, nella quale ''venivano segnalate opere edilizie realizzate all'interno della proprietà''. Una ordinanza che fa masticare amaro la presidente.

''In un Comune che pullula di recinti, capanni, capannoni e tanto altro mai registrato – ha spiegato - mi trovo costretta entro 90 giorni a smantellare tutto lasciando gli animali al loro destino, liberi in un aera a pochi metri da una strada provinciale con il rischio di essere investiti e in un luogo di caccia, dove i cacciatori non esitano ad uccidere qualsiasi cosa muove l’erba. Il mio accorato appello spero possa servire ad evitare che questi poveri animali vengano lasciati soli e alle intemperie, questo proprio da quella persona che un giorno mi aveva proposto di fondare uno sportello dedicato a loro''.

''Sono consapevole che tutto questo nasce a seguito di un esposto al Comune di Anghiari - ha concluso amaramente - ma allo stesso tempo non comprendo come mai gli accertamenti esperiti dal Comune siano stati fatti in completo silenzio, senza richiedere la mia presenza o la presenza dei proprietari del fondo, senza contestare prima e senza provare a capire, soprattutto. Ad oggi quindi, dovrò distruggere il rifugio costruito grazie al bene ed alla volontà delle persone che amano gli animali quando le persone intorno a me potranno tenere i loro gallinai, le loro stalle per maiali e altri manufatti osceni atti a detenere animali in condizioni pietose nell’attesa della loro morte, ma l’associazione Odv La Gattara dovrà abbattere tutto. Grazie al sindaco nonché presidente della Provincia di Arezzo che non ha minimamente calcolato quali siano i suoi obblighi nei confronti dei diritti degli animali e che a suo dire, da me interpellato, non è a conoscenza dei provvedimenti che prende il proprio Comune nei confronti dei cittadini e non può fare nulla''.

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