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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Fimer, accordo fatto: i retroscena. Giani: "Passo in avanti, ma resta azienda 'sorvegliata speciale'"

Resta l'attesa sul pronunciamento del Tribunale di Milano sul concordato

Un accordo arrivato al rientro delle ferie, nel  momento i cui i dipendenti, circa 280, dopo un fine settimana di batticuore, si chiedevano cosa ne sarebbe stato del loro futuro. È l'accordo tra la proprietà di Fimer e McLaren Applied, con il supporto di Greybull Capital. Un passo decisivo, che la stessa McLaren ha definito "vincolante e irrevocabile" nella nota con cui ha annunciato l'acquisizione del 100 per cento del gruppo con sede a Terranuova Bracciolini e Vimercate.

Ma a quali condizioni Fimer passerà di proprietà?  L'investimento di McLaren applied prevede un conferimento iniziale di 5 milioni di euro, che saranno versati subito dopo l'autorizzazione da parte del Tribunale di Milano. "All'accettazione della procedura concordataria - ha spiegato McLaren in una nota - seguirà un ulteriore conferimento di 5 milioni di euro. I rimanenti 40 milioni di euro verranno apportati alla chiusura del concordato (omologa)". Questo in termini finanziari. Per quanto riguarda invece la governance. , McLaren Applied "assumerà il pieno controllo del consiglio di amministrazione e nominerà un chief restructuring officer (Cro)". Gli attuali azionisti avranno il diritto di nominare un amministratore fino alla chiusura della procedura di concordato (omologa).

E Clementy? Il fondo che pareva pronto ad acquisire Fimer, ha fatto un passo indietro revocando la propria offerta e spiegando così la sua decisione: "Il protrarsi delle trattative ha avuto un impatto eccessivo su Fimer e sui suoi lavoratori. Per questo motivo, Clementy con senso di responsabilità ha deciso di revocare la sua offerta di investimento in Fimer. Speriamo che Fimer possa ora guardare avanti con fiducia", ha commentato Pierre Louvrier per conto di Clementy.

Lo commento di Giani

"Un primo significativo passo avanti verso una soluzione della complessa vicenda della Fimer". Questo il commento del presidente della Regione Eugenio Giani e del consigliere per il lavoro Valerio Fabiani all'accordo siglato oggi fra tutti gli attori della vicenda (investitore, Cda, azionista e la stessa Clementy che a sua volta annuncia la revoca della propria offerta). 

"Confidiamo - affermano Giani e Fabiani - che a partire da questo accordo si possa finalmente mettere un punto fermo e fare un po' di chiarezza in una vicenda segnata da continui repentini cambiamenti di scenario, ambiguità e divergenze in seno alla governance aziendale che hanno fatto piombare l'azienda in una intollerabile situazione di incertezza fino a mettere a rischio la vita stessa dell'azienda". 

"La Regione continuerà a vigilare come ha fatto fino ad oggi, anche in questi giorni di agosto -  avvertono Giani e Fabiani - insieme a Comune di Terranuova Bracciolini e alle organizzazioni sindacali, continuando a considerare questa azienda una sorvegliata speciale. Attendiamo ora il pronunciamento del Tribunale di Milano sul concordato, ma siamo pronti a chiamare tutti al tavolo per poter finalmente discutere del futuro di questa fondamentale realtà. Lo dobbiamo alle lavoratrici e ai lavoratori, incontrati personalmente innumerevoli volte e dei quali conosciamo bene la tenacia ma anche l'entità dei sacrifici che hanno dovuto sostenere".

Il commento di Casucci

"Accolgo con soddisfazione - aggiunge Marco Casucci, consigliere regionale della Lega - la notizia dell’accordo che sarebbe stato raggiunto tra la Mc Laren Applied e Greybull con il consiglio di amministrazione e gli azionisti di Fimer per l’acquisizione della proprietà della azienda di Terranuova Bracciolini. Certo, occorre utilizzare tutta la prudenza del caso visto che il tribunale dovrà esprimersi in merito, all’interno della procedura di concordato, ma è indubbio che pare ci si stia muovendo nella direzione giusta per mettere fine alla grave crisi in atto da troppo tempo per la cui soluzione ho cercato di dare il mio contributo fin dal primo momento. Crisi nella quale è sempre stato fondamentale offrire le necessarie garanzie ai lavoratori prima di mettere in piedi qualsiasi operazione e che ha visto impegnati in prima linea le istituzioni locali e il Governo nazionale".

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