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Ridurre il disagio giovanile con lo sport. La Provincia di Arezzo capofila di Ariadne's Thead for youth deviance

L’obiettivo del progetto è ridurre il disagio giovanile attraverso lo sport e in particolare con la pallavolo

"Ridurre il disagio giovanile attraverso lo sport e in particolare con la pallavolo". È questo uno degli intenti del progetto Ariadne’s Thread for Youth Deviance - Il filo di Arianna contro il disagio giovanile - supportato dalla Commissione europea nell’ambito del programma Erasmus + Sport di cui fa parte anche la Provincia di Arezzo. Un'attività ambiziosa volta ad attuare nel territorio politiche utili al supporto e crescita delle fasce più giovani di popolazione. Gli obiettivi della prima fase e il calendario delle attività del programma "Ariadne’s thread", sono stati al centro dell'incontro transnazionale dei partner, avvenuto il 19 ottobre, che avrebbe dovuto tenersi in Slovenia ma a causa della pandemia si è svolto in videoconferenza. Oggi, all'interno della sala dei Grandi del palazzo della Provincia, è stata la presidente Silvia Chiassai Martini, a dare conto dello stato di avanzamento del progetto durante un incontro che ha visto la partecipazione tra gli altri di Alberto Melis, delegato provinciale Coni Arezzo e Pierluigi Ricci presidente dell’associazione I Care, partner italiani del progetto.

La Provincia di Arezzo - ha specificato la presidente Chiassai Martini - è l’ente capofila di un partenariato composto dal Comune di Katerini in Grecia, dalla scuola professionale di pallavolo di Riga, dall’ente pubblico per lo sport di Nova Gorica in Slovenia e dall'associazione I Care di Arezzo, realtà da anni attiva con i giovani nella risoluzione delle dipendenze e dei problemi di salute mentale. L’obiettivo del progetto è ridurre il disagio giovanile attraverso lo sport e in particolare con la pallavolo. Lo scambio di buone pratiche tra enti nell'area europea, con particolare attenzione alle questioni che riguardano i giovani, facendo ricorso allo sport. Il programma rivolto agli studenti tra i 14 e i 18 anni viene realizzato con la collaborazione delle scuole superiori della Provincia di Arezzo che prevederà partite di pallavolo, seminari e vari momenti di riflessione che coinvolgeranno non solo gli studenti ma anche insegnati, educatori e famiglie. L’analisi delle forme di disagio e della potenziale devianza tra i giovani, è stata rilevata con un questionario anonimo predisposto dagli esperti di I Care, somministrato ai giovani per comprendere le reali situazioni di malessere. Il questionario tra l’altro è stato condiviso con i partner europei di Grecia, Slovenia e Lettonia, che lo hanno adattato secondo le loro esigenze propria situazione specifica. Ad Arezzo si è potuto contare sulla collaborazione della consulta provinciale degli studenti che tengo a ringraziare, con il coordinamento della professoressa Antonella Bianchi dell’Ufficio Scolastico Provinciale, che hanno collaborato fattivamente per la raccolta dei dati presso gli studenti delle scuole superiori. I dati saranno poi successivamente interpretati e confrontati con quelli degli altri paesi partner del progetto, così da fornire importanti elementi di riflessione sulle strategie di intervento, per organizzare dei seminari tematici che vedrà la partecipazione di esperti o figure vicine al mondo giovanile. Si entra quindi nel vivo dell’attività con l’adesione degli istituti superiori della Provincia, inizia quindi la fase operativa del progetto e sono fortemente convinta che sarà un valido strumento per conoscere, riconoscere ed intervenire sin dai primi segnali del disagio giovanile, lavorando in un’ottica più ampia come quella europea".

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