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Ecco il nuovo direttivo della Società balestrieri di Sansepolcro

Eletti gli undici componenti del nuovo consiglio direttivo della Società Balestrieri di Sansepolcro, che rimarrà in carica fino al 2021. Le votazioni, che si sono tenute domenica 4 febbraio al termine dell’assemblea dei soci nella sala del Circolo...

Eletti gli undici componenti del nuovo consiglio direttivo della Società Balestrieri di Sansepolcro, che rimarrà in carica fino al 2021. Le votazioni, che si sono tenute domenica 4 febbraio al termine dell’assemblea dei soci nella sala del Circolo delle Civiche Stanze, hanno dato il seguente esito, in base all’ordine decrescente delle preferenze: Dario Casini, Marco Guerrini Guadagni, Nicolò Paoletti, Massimo Zanchi, Matteo Casini, Andrea Giovagnini, Riccardo Bonauguri, Simone Carbonaro, Gianni Bergamaschi, Claudio Boncompagni e Andrea Cestelli. Sei conferme e cinque volti nuovi, nelle persone di Andrea Giovagnini, Riccardo Bonauguri, Simone Carbonaro, Gianni Bergamaschi e Andrea Cestelli; escono dal precedente consiglio Massimiliano Coleschi, Gian Luca Baldi, Mirko Bernardini, Paolo Gherardi e Giacomo Panichi (alcuni di essi avevano dichiarato in anticipo l’impossibilità di portare avanti l’impegno), ai quali va il ringraziamento della società per il lavoro svolto. Dall’urna sono usciti anche i nomi dei nuovi capitani dei rioni: Silvio Panichi per Porta Romana e Maurizio Alessandrini per Porta Fiorentina.

Spetterà ora al socio anziano, cioè al più votato, il compito di indire la riunione del neo-direttivo, fissata con ogni probabilità per le 21 di martedì 13 febbraio, sempre alle Civiche Stanze; in quella sede, verranno assegnate le cariche. Dario Casini e Marco Guerrini Guadagni hanno riportato lo stesso numero di preferenze e quindi entra in gioco l’anzianità anagrafica, per cui la convocazione spetterà a Dario Casini, che in qualità di presidente uscente ha dato in apertura il benvenuto al nuovo socio, Francesco Glicora e ai nuovi balestrieri effettivi: Elìa Guerrini Guadagni e Massimo Mancini. Approvati all’unanimità il bilancio consuntivo 2017 e il preventivo 2018, fermo restando che quest’ultimo sarà di pertinenza del nuovo direttivo, al quale spetterà anche la funzione di controllo con cadenza trimestrale. Casini ha poi esposto la relazione morale estesa all’intero mandato, definendo il triennio difficile e nel contempo entusiasmante, con obiettivi a volte raggiunti e a volte no, ma non certo per mancanza d’impegno. “La gran mole di lavoro – ha detto Casini – è stata portata avanti per il torneo Bai e per il memorial “Bista Procelli”, ma soprattutto per coinvolgere le realtà che si sono unite alla società biturgense e a quella di Gubbio, vedi Assisi nel torneo Bai e San Marino nel memorial”. Il graduale rinnovamento del parco costumi, la riorganizzazione della logistica (la sede trasformata in museo, il magazzino costumi e l’officina nei locali di via Dante Chiasserini, l’utilizzo in comodato d’uso del sottotribuna dello stadio Tevere e le migliorie da apportare al campo di tiro “Luigi Batti”), il coinvolgimento della città e i progetti sul tavolo: queste le operazioni avviate, in parte concluse e in parte da portare avanti. Relativamente ai progetti, ci sono quello con il Ministero dei Beni Culturali assieme a sbandieratori e Comune e quello di valenza europea con partner le città di Visè (Belgio), Mindelheim (Germania) e Torrijos (Spagna), che presto vedrà la consegna della documentazione a Bruxelles. “La speranza è che possano arrivare contributi non particolarmente sostanziosi ma pur sempre importanti per l’attività del sodalizio”, ha sottolineato Casini. “Con Gubbio, poi – ha proseguito - siamo in piena sintonia sulla necessità di far occupare a queste due città un ruolo centrale nell’arte dell’uso della balestra”. Per ciò che riguarda gli eventi, si proseguirà con il Palio di Primavera, che tanto successo ha riscosso al giardino di Piero della Francesca e in aprile è prevista la trasferta a Mindelheim. C’è poi l’altro significativo obiettivo da raggiungere: il riconoscimento di patrimonio dell’Unesco, un percorso interrotto e da riprendere assieme a Gubbio, Assisi e San Marino. In prospettiva, lavoro finalizzato per l’anno 2020, quello del cinquecentenario dell’insediamento della cattedrale vescovile e del centenario della società balestrieri, da festeggiare con un grande appuntamento in città. Il ricambio generazionale, dal momento che l’età media dei balestrieri è in crescita e la campagna finanziamenti sono stati altri due aspetti sui quali Casini ha posto l’accento, ricordando i contributi ricevuti nel 2017 da Regione Toscana e Unione dei Comuni e la confermata vicinanza degli sponsor storici. Venendo al capitolo relativo alla presidenza della società, Casini ha ribadito il problema legato a scelte personali che non collimerebbero con la conferma nel ruolo, che è disposto ad accettare, purchè anche chi risultasse eletto accettasse l’incarico. Prima dell’ok unanime anche sulla relazione morale e della successiva apertura del seggio, si è aperto il dibattito, vivace e ricco di contributi da parte dei tanti presenti (compreso il sindaco balestriere Mauro Cornioli), che hanno elogiato l’operato di Dario Casini e dei suoi collaboratori. Un concetto fondamentale per comune denominatore: la Società Balestrieri è un patrimonio di Sansepolcro e farne parte deve essere motivo di orgoglio e insieme di responsabilità collettiva, al di là di coloro che saranno chiamati a gestirla per la durata del triennio.

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