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Martedì, 30 Aprile 2024
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Difesa del suolo, nell'Aretino in arrivo 7 milioni di euro per 14 interventi

La difesa del suolo sarà guidata da un'unica strategia per tutta la Toscana: nel 2016 partiranno 200 interventi molti dei quali si concluderanno nel prossimo triennio per un totale di 195 milioni di euro. Sette di questi milioni arriveranno ad...

La difesa del suolo sarà guidata da un'unica strategia per tutta la Toscana: nel 2016 partiranno 200 interventi molti dei quali si concluderanno nel prossimo triennio per un totale di 195 milioni di euro. Sette di questi milioni arriveranno ad Arezzo, per portare a termine 14 interventi.

E' quanto stabilisce il nuovo Documento operativo per la difesa del suolo approvato stamani dalla giunta regionale che segna il nuovo approccio al tema della mitigazione del rischio idraulico programmando opere per 170 milioni (già finanziati) e aggiungendo nuove risorse per 25 milioni che andranno a finanziare un ultimo pacchetto di interventi.

"Abbiamo mantenuto gli impegni – ha commentato il presidente Enrico Rossi –. Come avevamo annunciato, la difesa del suolo è per noi una priorità e con questo punto fermo abbiamo dato corso a un programma ingente di opere e di risorse che intereseranno tutta la Toscana contenute nel provvedimento operativo approvato oggi. Dopo il documento sull'erosione, il documento di oggi chiude la programmazione di una materia così delicata e importante connessa all'assetto idrogeologico della Toscana".

"Con questo Documento – ha detto l'assessore all'ambiente Federica Fratoni – decliniamo il concetto di resilienza sia nella parte preventiva, tramite la realizzazione di interventi, sia nella parte gestionale, con il finanziamento di un importante monitoraggio in tempo reale di tutti i movimenti franosi realizzato da Università di Firenze e Lamma e con la disseminazione di buone pratiche grazie al coordinamento e al finanziamento dei contratti di fiume".

Gli studi

In particolare, nei 25 milioni di risorse fresche appena stanziate, 10 milioni sono per le opere attuate direttamente dalla Regione, 13 milioni per quelle attuate dagli Enti locali, e il rimanente della somma viene destinano a studi di implementazione delle conoscenze. Tra questi, si segnala lo studio portato avanti dall'Università di Firenze, Dipartimento di Scienze della terra in collaborazione con il Lamma per monitorare da satellite i movimenti franosi e le strutture arginali su tutta la Toscana e l'altro che servirà a dare impulso ai Contratti di Fiume istituendo un tavolo regionale con lo scopo di mettere a disposizione risorse per sviluppare questa preziosa attività sul territorio.

L'attività dei Consorzi di Bonifica

Nella strategia unica di difesa del suolo delineata dal Documento operativo è compresa anche la manutenzione ordinaria e straordinaria dei corsi d'acqua già finanziata dai Consorzi di Bonifica per un totale di 16 milioni di euro che vanno a aggiungersi ai 190 milioni. L'attività contenuta nel Documento operativo e la gestione stessa dei lavori dei Consorzi sarà sovrintesa da un protocollo tra Regione Toscana, Anci e Anbi che sarà firmato nei prossimi giorni. Gli interventi finanziati in avvio nel 2016

La scelta degli interventi da far partire subito è stata fatta sulla base dei criteri di cantierabilità e urgenza, premiando quindi i Comuni più efficienti. Come detto, ad Arezzo andranno 7 milioni da spalmare su 14 interventi. Tra questi di particolare importanza quelli che saranno intrapresi sul torrente Ciuffenna a Terranuova Bracciolini (1 milione e 700mila euro) e la sistemazione frana a Montevarchi (710mila euro).

La mappa degli interventi e dei finanziamenti

Arezzo – 14 interventi per 7 milioni di euro

Firenze – 27 interventi per 16 milioni di euro

Grosseto – 33 interventi per 8 milioni e 500mila euro

Livorno – 9 interventi per 4 milioni e 800mila euro

Lucca – 16 interventi per 4 milioni e 200mila euro

Massa-Carrara – 27 interventi per 20 milioni di euro

Pisa – 24 interventi per 14 milioni di euro

Prato – 10 interventi per 3 milioni di euro

Pistoia – 23 interventi per 7 milioni di euro

Siena – 16 interventi per 8 milioni di euro

Le opere più significative

Dei 200 interventi che partiranno nel 2016 e che, per la maggior parte, proseguiranno nel triennio successivo, ecco alcuni tra i più significativi

Casse di espansione di Figline

Cassa di espansione di Campo Regio

Cassa di espansione di Pontassio nel comune di Quarrata (2 milioni e mezzo di euro)

Interventi sul torrente Ciuffenna a Terranuova Bracciolini (1 milione e 700mila euro)

Sistemazione frana a Montevarchi (710mila euro)

Sistemazione alcune strade interrotte in Lunigiana (Podenzana e Fosdinovo per 1 milone e 800mila euro)

Sistemazione frana a Barga (570mila euro)

Sistemazione frana a Palaia (240mila euro)

Interventi di messa in sicurezza della frana tra Campiglia d'Orcia e Abbadia San Salvatore (500mila euro)

Il commento di Valentina Vadi (Pd)

“La Regione Toscana mette in piedi una vera task force, un’unica strategia per la protezione del suolo, per la riduzione del rischio idrogeologico. Una task force in cui rientrano interventi importanti anche per il nostro territorio. Tra le opere che partiranno nel 2016 e che proseguiranno nel triennio successivo, 14 saranno realizzate nella provincia di Arezzo per un totale di 7 milioni di euro; tra queste due riguardano il Valdarno aretino. Si tratta di due interventi che partiranno entro quest’anno e di cui le nostre comunità hanno fortemente bisogno: la messa in sicurezza del torrente Ciuffenna a Terranuova Bracciolini, finanziato con 1,7 milioni di euro, e la sistemazione della frana della frazione di Ricasoli a Montevarchi per la quale sono stati stanziati 710 mila euro. Negli ultimi anni il nostro territorio ha subito gravi danni dovuti a fenomeni atmosferici particolarmente avversi o a scarsa manutenzione del terreno. A fronte di episodi di questo tipo Regione ha sempre agito tempestivamente. Ma ancor più importante è e sarà mettere in piedi programmi di prevenzione dal rischio: monitorare e salvaguardare l’ambiente deve essere una priorità. E il piano approvato oggi dalla Giunta regionale va proprio in questa direzione; tra l’altro una parte dei 25 milioni stanziati oggi è destinata proprio allo studio del suolo, affidato a Lamma e all'Università di Firenze per monitorare i movimenti franosi e gli argini di tutta la Toscana. La difesa del territorio è una priorità politica e un valore culturale sui cui è giusto e necessario investire risorse, strumenti adeguati e competenze”.

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