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Confagricoltura Arezzo, incontro parlamentari-aziende agricole: le richieste al governo e all’Europa

Il presidente Bartolini Baldelli: "Cambiare la politica agricola, lotta alla concorrenza sleale extra Ue, esenzione Irpef, massima attenzione al fabbisogno di manodopera"

Le istanze del mondo agricolo aretino al centro dell’incontro organizzato questa mattina nella sede di via Spallanzani, ad Arezzo, da Confagricoltura con i parlamentari Tiziana Nisini (Lega) e Simona Petrucci (FdI). In primo piano ci sono le richieste del mondo produttivo alla politica europea e a quella nazionale: dalle questioni del reddito agricolo, all’Irpef, dal tema della manodopera, al «Nutriscore» fino ai costi assicurativi, con un riferimento centrale alla nuova Pac, oggi scesa allo 0,4% del pil dei paesi membri.

«La dotazione attualmente messa a disposizione per il comparto agricolo italiano è insufficiente e totalmente inadeguata a garantire un giusto reddito - scrive nel documento consegnato ai parlamentari il presidente Carlo Bartolini Baldelli. Risultano inoltre eccessivi i vincoli di condizionalità e le procedure burocratiche a carico delle aziende agricole, non si stabilizzano i mercati in particolare quelli delle ‘commodities’ che restano sottopagate e soggette a speculazioni. C’è un problema di concorrenza sleale dei prodotti extra Ue che invadono il nostro mercato. Stop agli attacchi alla dieta mediterranea e contrastare una etichettatura che penalizza i nostri prodotti. Rivedere inoltre le regole della certificazione dell’assorbimento del carbonio e una maggiore flessibilità sul credito. Sul fronte interno, serve ripristinare l’esenzione Irpef destinata a tutto il comparto agricolo, indifferentemente dalle dimensioni aziendali. C’è la necessità di un sistema di tutela e protezione da eventi climatici estremi, che passa per rafforzati strumenti assicurativi. Si evidenzia la grande difficoltà nel reperire la manodopera da parte delle imprese di settore; c’è poi la necessità di mantenere attivi i ‘Decreti Flussi’ con periodicità costante, verificando i fabbisogni in modo concertato, c’è la proposta di valutare la possibilità di istituire dei centri di formazione nei paesi di origine dei lavoratori, senza dimenticare il bisogno di ridurre gli oneri previdenziali».

Si tratta di argomenti che da mesi sono alla base delle richieste presentate al mondo politico regionale, nazionale ed europeo da Confagricoltura. Il momento di confronto organizzato ad Arezzo ha voluto focalizzare ancora di più le necessità del mondo agricolo locale. Nel documento sono citati anche altri aspetti, quali le assicurazioni agevolate, il riconoscimento stato di eccezionalità 2023, in particolare per il comparto dell’uva. E ancora c’è il rilancio degli investimenti verso la transizione digitale ed ecologica, si ritiene indispensabile rifinanziare il credito d’imposta 4.0 in agricoltura.

«A fronte di tutto questo - prosegue Bartolini Baldelli - La mole burocratica in capo alle aziende agricole è sempre maggiore; il tempo che un agricoltore deve dedicare a questo tipo di attività supera ormai 1/3 della giornata lavorativa. Risulta indispensabile operare una sensibile riduzione di tali adempimenti, in maniera trasversale».

Massima attenzione anche alla questione delle risorse idriche, alla necessità di riforma del settore faunistico e al contrasto del cosiddetto «Nutriscore» che rischia di penalizzare i prodotti della dieta mediterranea e quindi l’economia agricola nazionale.

Da parte del direttore di Confagricoltura Arezzo Gianluca Ghini è partita la richiesta al governo nazionale di provvedere ad un rapido aiuto al reddito degli agricoltori: «molte imprese rischiano infatti di non arrivare alla prossima programmazione Pac, quindi occorre attivarsi quanto prima con un sostegno».

L’incontro è stato arricchito dalle proposte e richieste espresse direttamente dai rappresentanti delle aziende agricole del consiglio direttivo di Confagricoltura Arezzo, le parlamentari Petrucci e Nisini hanno ringraziato Confagricoltura Arezzo per aver creato questa occasione di confronto che verrà rappresentata sui tavoli delle commissioni parlamentari e del Governo.

Un ulteriore approfondimento delle questioni europee sarà possibile in occasione della riunione dei ministri di settore degli stati Ue il prossimo 26 febbraio. Quel giorno Confagricoltura nazionale con i suoi direttori e presidenti regionali e provinciali sarà a Bruxelles in assemblea straordinaria per un nuovo confronto istituzionale.

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