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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Chiusi, il sindaco Tellini scrive alla Regione per urgenti lavori sul Corsalone

"Firenze ci aiuti prima possibile per il ripristino delle condizioni di sicurezza sul fosso di Corezzo e sul torrente Corsalone, prima che succeda qualcosa di serio e che gli investimenti necessari lievitino a dismisura". Questo è il senso di una...

"Firenze ci aiuti prima possibile per il ripristino delle condizioni di sicurezza sul fosso di Corezzo e sul torrente Corsalone, prima che succeda qualcosa di serio e che gli investimenti necessari lievitino a dismisura". Questo è il senso di una lettera che il Sindaco di Chiusi della Verna Giampaolo Tellini ha scritto ai competenti uffici della Regione Toscana per sollecitare lavori sull’alveo dei corsi d’acqua suddetti, dei quali uno scende fino al centro abitato più popoloso del suo Comune. “Questo torrente già in passato ha creato vari problemi”, dice Tellini, “E per questo siamo intervenuti anche in tempi recenti, realizzando briglie e gabbioni per contenere e regimare i flussi delle periodiche piene. Non vogliamo certo che si ripetano le situazioni estreme verificate nel 1992, quando il Corsalone si portò via addirittura un ponte nella frazione di Campi. Anche nell’inverno scorso ci sono stati fenomeni che hanno provocato danni, con effetti che oggi sarebbero ripristinabili con qualche decina di milioni di euro, dei quali deve farsi carico la Regione Toscana. Noi già a primavera abbiamo segnalato il problema ma ancora non abbiamo avuto risposte”. Sul Corsalone le bizze delle piene invernali hanno distrutto alcuni tratti di difese di sponda con erosioni profonde, mentre sul a Molino di Corezzo l’omonimo fosso si è portato via il guado con la viabilità di accesso ad alcune abitazioni. “Siamo fra l’altro – aggiunge Tellini - alla vigilia di una nuova stagione di precipitazioni dopo mesi di siccità, e il Corsalone prima di buttarsi in Arno, trova un paese densamente abitato, una zona artigianale e industriale, e prima di tutto a monte trova le scuole. Non vorrei che aspettando ancora si ingigantisca il problema, e che un domani oltre alla conta dei danni si debba fare anche qualche appalto milionario per rimettere il fiume in sicurezza”. Il Sindaco si dice infine “Consapevole che le risorse per la difesa del suolo purtroppo sono sempre poche, e che in Casentino dopo gli eventi di 25 anni fa è stata avviata l’operazione “fiumi puliti” con manutenzioni periodiche sui tanti corsi d’acqua; ma qui si è in presenza di danni già evidenziati e segnalati, non di pulizie o cure ordinarie, e dunque è indispensabile trovare questi fondi quando dico che i soldi delle fusioni vanno dati ai Comuni per farli vivere e non per farli morire, intendo proprio situazioni di questo tipo, dove noi da soli non possiamo fare nulla per garantire la sicurezza dei nostri cittadini”.

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