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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Centro sociale nella ex scuola di Ponte Buriano. Gualdani: "Il locale non è adatto e vi spiego perché"

La replica arriva a seguito di una nota stampa diffusa dal gruppo consigliare di Fratelli d'Italia Arezzo con la quale veniva nuovamente lanciata l'idea di trasformare la ex scuola in centro di aggregazione

"Ritengo che si parta con il piede sbagliato". A esserne convinto è Gualberto Galdani che, in questa circostanza, interviene in "qualità di memoria storica di Ponte Buriano" in seguito alle recenti dichiarazioni del gruppo consigliare di Fratelli d'Italia che, a loro volta, sono tornati a esprimersi circa l'eventualità di trasformare la ex scuola in centro di aggregazione sociale.

Attualmente lo stabile, di proprietà del Comune di Arezzo e in gestione alla fondazione Arezzo Intour, ospita il centro visite della riserva naturale di Ponte Buriano e Penna. In passato è stato anche sede del museo dedicato a Leonardo Da Vinci visto il legame che vuole Ponte Buriano come sfondo della sua opera più celebre: la Gioconda. 

Le considerazioni del gruppo aretino di FdI prendono spunto dai più recente eventi che hanno riguardato la frazione lungo l'Arno. Il ponte romanico da settembre è stato chiuso al traffico e al suo posto è stato aperto il guado provvisorio. Inoltre, in queste ultime settimane, la Regione Toscana ha annunciato di aver incluso l'edificazione del ponte bis, quello definitivo, nel pacchetto di investimenti del Fondo di sviluppo e coesione 2021/2027. Tutto ciò spianerebbe la strada a quella trasformazione che porterebbe il paese di Ponte Buriano a diventare meta turistica. Tra le varie idee lanciate nell'ultimo periodo c'è quella che vorrebbe lo spostamento del centro visite sull'altra sponda dell'Arno, in corrispondenza del parcheggio che accede all'area protetta. Ipotesi, quest'ultima, per la quale i membri di FdI si sono detti favorevoli. Ma dunque cosa fare dell'ex scuola? "Un centro di aggregazione sociale", hanno detto da FdI.

"In primis ritengo che si parta con il piede sbagliato - scrive Gualdani - se Ponte Buriano è riuscito ad arrivare dove è arrivato lo deve a una intelligente gestione ultra quarantennale che ha fatto propria una filosofia di lavoro che ha avuto come base la apartiticità e apoliticità ben evidenziata negli statuti delle associazioni: C.RI.C., Comitato per la Tutela e Valorizzazione delle Risorse Storico ambientali sostituito poi dall'associazione Borghi d'Arno. Ovviamente si è sempre poi rivolta, nella piena collegialità, a figure istituzionali che si fossero impegnate nella risoluzione delle problematiche esposte. Voglio ricordare che riuscimmo così a difendere l'ambiente dall'allagamento e dall'apertura delle cave a Cincelli, riproposte fra l'altro di recente 2019 e caldeggiate da qualche scrivente odierno. Veniamo all'esame concreto della proposta. Un centro di aggregazione sociale nella ex scuola e trasferimento del centro visite. Personalmente ritengo che il locale della scuola sia inadatto a tale scopo. Sono socio di un centro sociale aretino. Le iniziative ordinarie e straordinarie che vengono svolte hanno necessità di spazi ben più ampi compresi i servizi. Interessante potrebbe essere quello di cercare di poter ricreare un qualcosa che consenta al paese di tornare a riproporre quelle manifestazioni culturali delle quali è sempre stato protagonista. Creare un nuovo centro visite allontanandosi dal paese mi sembra controproducente e dispendioso. Valutiamo la possibilità di ricercare un locale in affitto pluriennale o vendita nelle vicinanze dell'area parco che potrebbe ridare possibilità di rimettere in essere eventi culturali. Mi risulta che potrebbe essere disponibile l'attuale alimentari bar".

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