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Centro di Riferimento ed Eccellenza, il riconoscimento per la Asl 8

Attivo dal 14 febbraio del 2002 e integrato da circa 5 anni nell’ U.O.C. di Geriatria del San Donato diretta da Mario Felici, il Centro aretino di Ipertensione arteriosa gestito dal dottor Salvatore Lenti e dal suo staff  (grazie anche alla...

Attivo dal 14 febbraio del 2002 e integrato da circa 5 anni nell’ U.O.C. di Geriatria del San Donato diretta da Mario Felici, il Centro aretino di Ipertensione arteriosa gestito dal dottor Salvatore Lenti e dal suo staff (grazie anche alla precedente collaborazione del geriatra Carlo Frigerio), si dedica costantemente alla presa in carico di pazienti ipertesi, inquadrandoli da un punto di vista clinico-diagnostico.

Dopo una prima visita viene stabilito a quale livello corrisponde l’ipertensione del paziente. I pazienti che si fermano ad un primo livello di gravità vengono seguiti e curati dai propri medici di famiglia, secondo un rapporto di collaborazione che da anni è stato stretto con la medicina del territorio. I medici del centro, invece, si fanno carico delle visite di secondo livello per lo screening dell’ipertensione secondaria e delle forme refrattarie alla terapia.

Annualmente il centro esegue circa 500 visite con 350 day-service in regime di PAC (pacchetti assistenziali complessi), coadiuvati da 4 infermieri del day-service dipartimentale. Garantisce brevi liste di attesa per visita, massimo 7-10 giorni, e dalla prima visita gli ulteriori esami, se necessari e previsti, vengono effettuati entro 30 giorni.

In questi giorni il Centro della Asl8 è stato accreditato come centro di riferimento nella Regione Toscana, primo ed unico per l’area vasta sud est. Un riconoscimento importante che – come sottolineato dal commissario della asl di area vasta, Enrico Desideri – premia il lavoro di tutti gli operatori del centro, la giusta ricompensa per il lavoro svolto da 8 anni a questa parte.

“Un riconoscimento, afferma il dottor Lenti, che va a sommarsi ad altri ricevuti in questi anni a livello nazionale e internazionale per attività di studio e ricerca.

Non ultimo quello sulle apnee notturne dei pazienti ad alto rischio cardiovascolare operati con chirurgia robotica, ottenuto a Los Angeles.

Senza dimenticare le oltre 150 relazioni a congressi nazionali e internazionali, le 160 pubblicazioni scientifiche fra abstract e articoli”.

Molti anche i progetti realizzati in sede locale, sull’educazione all’auto-misurazione della pressione arteriosa nei circoli AUSER o nelle scuole per istruire i giovani ad adottare fin da subito corretti stili di vita.

L’ipertensione arteriosa, un fattore di rischio

L’ipertensione arteriosa rappresenta il fattore di rischio più importante per ictus, infarto del miocardio, aneurismi, arteriopatie periferiche, insufficienza renale cronica e retinopatia. A soffrire di ipertensione si stima che siano circa 15 milioni di italiani, ma solo circa la metà di questi ne è consapevole. È necessario controllare regolarmente la pressione arteriosa e mantenerla a livelli raccomandati attraverso l’adozione di uno stile di vita sano e assumendo specifiche terapie ove necessario.

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