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Benzinai, sciopero confermato per il 25 e 26 gennaio

La protesta non si ferma viste le richieste del governo di esporre un cartello con il prezzo medio dei carburanti e un qr code

Anche ad Arezzo e nel resto della Toscana i distributori di carburanti rimarrano chiusi per sciopero. La serrata al momento è confermata sia per la giornata del 25 che per quella del 26 gennaio. Mercoledì e giovedì. Due giorni lavorativi che con le pompe di benzina e gasolio chiuse potrebbero comportare notevoli disagi. Nel dettaglio si avrà la chiusura degli impianti dalle 19 di martedì 24 gennaio alle 19 del 26 gennaio per la rete ordinaria e dalle 22 del 24 gennaio alle 22 del 26 gennaio per la rete autostradale.

Come successo in altre occasioni simili, se le parti non riusciranno a trovare un accordo, un compromesso e stabiliranno quanto meno una tregua, nelle prossime ore potrebbero iniziare le file ai distributori di benzina per fare il pieno. 

La presa di posizione di Faib Confesercenti

A confermare lo sciopero anche la Faib, la federazione di categoria della Confesercenti che aderisce alla serrata. A spiegare le motivazioni è il presidente regionale Marco Princi.

“Non vogliamo più passare per speculatori e furbetti, quando i nostri prezzi alla pompa non vengono certo decisi a piacere del gestore. Speculatori e furbetti da controllare da parte del governo con assurdi cartelli, gli ennesimi, e sanzioni spropositate per aumenti che sono chiaramente legati solo al ritorno delle accise. Per questo scioperiamo, sperando che i consumatori capiscano che noi siamo dalla loro stessa parte della barricata”.

Questa la posizione di Faib Confesercenti Toscana, il sindacato più rappresentativo della categoria, nelle parole del presidente regionale Marco Princi. 

“Il governo si stupisce per la nostra intransigenza viste le loro aperture – incalzano -, ma dopo l’ultimo tavolo romano sono stati riconfermati l’obbligatorietà dell’esposizione del cartellone, in aggiunta alla previsione di esposizione di un QR-Code, e la rimodulazione in riduzione delle sanzioni. Una soluzione che è evidentemente un passo indietro rispetto agli impegni presi, sempre in sede di confronto con il governo, che avevano spinto Faib a mantenere congelata ogni decisione in merito allo sciopero”.

Princi entra nel dettaglio della protesta: “L’introduzione del cartello del prezzo medio introdotto a seguito delle polemiche seguite alla reintroduzione delle accise, è un adempimento aggiuntivo ai tanti altri; ricordiamo che oggi il gestore ha una decina di adempimenti fiscali ed amministrativi, dalla comunicazione prezzi alla trasmissione telematica dei corrispettivi, dalla bollatura degli erogatori all’esposizione dei prezzi sulle carreggiate sugli impianti fino all’esposizione dei differenziali, alla fattura elettronica. Dunque, nessuna contrarietà alla trasparenza, a patto che questa non si trasformi in nuovi appesantimenti gestionali a carico dei benzinai e conseguenti nuove sanzioni”.

La conclusione di Princi: “Forse sarà bene anche ricordare di quali mirabolanti guadagni stiamo parlando per i gestori. Su un rifornimento di 20 euro, 11,72 euro pari al 59% vanno allo Stato, 7,9 pari al 39% vanno alle compagnie petrolifere ed infine 0,38 lordi pari al 2% al gestore”.

Dalla Regione, l'elenco dei distributori aperti in A1

La Regione comunica la lista delle stazioni di servizio che si trovano sulla rete autostradale e che dovranno rimanere aperte in occasione delle sciopero proclamato da alcune Associazioni di categoria dalle ore 22 del 24/01/2023 alle ore 22 del 26/01/2023.

Autostrada A1, direzione Minano-Napoli
Bisenzio-Ovest, km 280
Badia al Pino Ovest, km 362

Autostrada A1, direzione Napoli-Milano
Montepulciano Est, km 395
Arno Est, km 321
Firenze Nord, km 280

Autostrada A11, direzione Firenze-Pisa
Peretola Nord, km 2

Autostrada A11, direzione Pisa-Firenze
Migliarino Sud, km 79

Autostrada A12, direzione Genova-Roma
Castagnolo Ovest, km 164

Autostrada A12, direzione Roma-Genova
Fine Est, km 200

Autostrada A15, direzione Parma-La Spezia
San Benedetto Ovest, km 80

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