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Capitale italiana della cultura 2026: in corsa c'è anche la provincia di Arezzo

Sono 26 le città italiane e le unioni di Comuni che, entro il termine del 4 luglio, hanno inviato al Collegio romano la manifestazione d'interesse: c'è la Valtiberina

C'è anche la provincia di Arezzo in lizza per diventare "Capitale italiana della cultura". Sono 26 le città italiane e le unioni di Comuni che, entro il termine del 4 luglio, hanno inviato al Collegio romano la manifestazione d'interesse per il bando 'Capitale italiana della cultura 2026'. E, come annunciato lo scorso anno, anche la Valtiberina aretina ha avanzato la richiesta. Si rinnova quindi la possibilità, per una porzione del territorio provinciale, di essere illuminato per un anno dal faro di luce della promozione nazionale. Arezzo città ci aveva sperato negli anni scorsi, ma poi la possibilità era sfumata.

Le 26 città e le Unioni dei Comuni in corsa

Agnone (Isernia) - Molise
Alba (Cuneo) - Piemonte
Bernalda (Matera) - Basilicata
Carpi (Modena) - Emilia Romagna
Cleto (Cosenza) - Calabria
Cosenza - Calabria
Gaeta (Latina) - Lazio
L'Aquila - Abruzzo
Latina - Lazio
Lucca - Toscana
Lucera (Foggia) - Puglia
Maratea (Potenza) - Basilicata
Marcellinara (Catanzaro) - Calabria
Massa (Massa - Carrara) - Toscana
Moliterno (Potenza) - Basilicata
Nuoro - Sardegna
Pantelleria (Trapani) - Sicilia
Potenza - Basilicata
Rimini - Emilia Romagna
Senigallia (Ancona) - Marche
Todi (Perugia) - Umbria
Treviso - Veneto
Unione dei Comuni dei Monti Dauni (Foggia) - Puglia
Unione dei Comuni 'Terre dell'Olio e del Sagrantino' (Perugia) - Umbria
Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena) - Toscana
Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana (Arezzo) - Toscana

Le prossime tappe

Le aspiranti Capitali dovranno perfezionare la loro candidatura inviando - entro il prossimo 27 settembre - un dossier che sarà sottoposto successivamente alla valutazione di una commissione composta da sette esperti indipendenti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica. Il dossier di candidatura dovrà contenere: un titolo; il progetto culturale della durata di un anno, inclusivo del cronoprogramma e delle singole attività previste; l'organo incaricato dell'elaborazione e promozione del progetto, della sua attuazione e del monitoraggio dei risultati, con l'individuazione di un'apposita figura responsabile; la valutazione di sostenibilità economico-finanziaria del progetto culturale proposto; gli obiettivi perseguiti. Entro il 15 dicembre 2023, la commissione definirà la lista delle 10 città finaliste, e la procedura di valutazione - dopo l'audizione pubblica dei progetti finalisti entro il 14 marzo 2024 - si concluderà per il 29 marzo 2024 con la proclamazione della Capitale italiana della cultura 2026.

Un milione di euro in premio

L'ultima città ad essere insignita del titolo è stata Agrigento per il 2025, preceduta da Pesaro che diventerà capitale della cultura nel 2024 e da Bergamo e Brescia che sono insieme la Capitale italiana della cultura attualmente in carica per il 2023. La prima a ottenere questo riconoscimento è stata Mantova nel 2016. Poi sono seguite Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018 e Parma nel 2020, titolo prorogato anche nel 2021 a causa dell'emergenza Covid-19, nel 2022 è stata Procida. La città vincitrice otterrà un contributo statale di un milione di euro.

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