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Martedì, 30 Aprile 2024
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Betadue e la parità di genere, in arrivo la certificazione

Mecheri, presidente della cooperativa sociale: "Il nostro impegno è per un contesto lavorativo in cui siano favorite le pari opportunità in tutti i ruoli e in tutte le fasi del rapporto"

“La parità di genere, per noi, non è un obiettivo. E’ la realtà di ogni giorno: nelle assunzioni, negli stipendi, negli incarichi dirigenziali. Noi lo sappiamo perché abbiamo un codice etico che ci guida e rispettiamo da 25 anni, cioè da sempre, la regola che vuole la parità tra donne e uomini in cooperativa”. Il presidente Gabriele Mecheri annuncia l’impegno di Betadue per l’ottenimento della certificazione della parità di genere, istituita dalla legge 162/21, che ha il compito di attestare le politiche e le misure poste in essere e che incentivi e accompagni le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il gap di genere in tutte le aree maggiormente «critiche».

Betadue ha 563 addetti. Il 54% dei soci e il 52% dei dipendenti sono donne. Altre percentuali femminili: il 63% nell’area coordinamento e gestione, il 60% nelle altre due aree: soci, risorse umane e inserimenti lavorativi nonché in quella, amministrazione, controllo e acquisti. Il presidente è un uomo e 1 su due 2 vice presidenti è donna. Quasi il 40% del consiglio d’amministrazione è al femminile.

“La certificazione della parità di genere – continua Mecheri – vuole essere uno strumento di verifica del lavoro che abbiamo fatto fino ad ora e di come possiamo migliorare ulteriormente. Il nostro impegno Betadue è per un contesto lavorativo in cui siano favorite le pari opportunità in tutti i ruoli (soci/e, consiglieri/e, manager, coordinatori/trici impiegati/e e operai/ie) ed in tutte le fasi del rapporto di lavoro (ricerca e selezione, assunzione, retention, formazione, sviluppo, cessazione)”.

La cooperazione sociale non è un’isola nella società. “Siamo consapevoli dei rischi che sono presenti sui luoghi di lavoro ed è chiaro a tutti gli addetti che qui c’è tolleranza zero verso atti di bullismo, molestia psicologica, fisica o sessuale, discriminazione, intimidazione, minaccia, offesa o vittimizzazione a danno di qualsiasi collaboratore o parte interessata. Chiunque risulti vittima di atti di questa natura, o ne sia direttamente testimone, è tenuto a segnalarlo al proprio responsabile o alla funzione risorse umane o all’organismo di vigilanza”.

Betadue conta di concludere il percorso di certificazione entro la fine dell’anno. “Saremo una delle prime cooperative sociali in Italia ad ottenerla ma vorremmo fare qualcosa di più anche nel nostro territorio, favorendo la massima diffusione di questa certificazione non solo nel mondo cooperativo ma nell’intero sistema economico locale”.

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