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AgrieTour: il programma completo della 14° edizione

AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale, è l’unico grande appuntamento in Italia dedicato al mondo della vacanza rurale che dal 13 al 15 novembre torna ad Arezzo Fiere e Congressi per la sua...

AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale, è l’unico grande appuntamento in Italia dedicato al mondo della vacanza rurale che dal 13 al 15 novembre torna ad Arezzo Fiere e Congressi per la sua quattordicesima edizione.

Un ricco calendario di eventi con convegni, presentazioni di indagini e ricerche di settore, seminari, degustazioni, borse turistiche e dimostrazioni pratiche per entrare a diretto contatto con il mondo dell’agriturismo e della vita in campagna. La multifunzionalità in agricoltura è l’altro tema su cui punta AgrieTour.

Come al solito non mancheranno le novità anche in questa edizione. Torna infatti AgrieTour Bimbi, lo spazio promosso da Agrigiochiamo e dedicato al fenomeno delle Fattorie Didattiche che anche quest’anno promuoverà momenti di incontro oltre che laboratori didattici per i più piccoli e l’incontro tra domanda e offerta. AgriLife, il piacere di vivere in campagna, rafforza la propria offerta non solo limitata ai tanti fornitori per la casa in campagna, ma anche con minicorsi per viverla al meglio. Un’area intera dedicata a tutto quello che serve per migliorare il rapporto con la campagna. L’apicoltura tornerà ad essere protagonista con ApieTour, lo spazio dedicato al settore con forniture e incontri sulla legislazione del comparto. Grande visibilità anche per il cicloturismo, fenomeno in larghissima espansione, che con la terza edizione di Cicl@Tour metterà in mostra le offerte dei vari territori in riferimento all’agriturismo. Per il secondo anno si rafforza la presenza di AgriSocial, l’area dedicata al settore dell’agricoltura che vuole puntare a far confrontare le principali realtà italiane di questo segmento in continua evoluzione che oggi vanta una legge quadro nazionale.

Da quattordici anni AgrieTour è anche il momento di incontro tra domanda e offerta con il workshop internazionale che si svolgerà nei primi due giorni di fiera. Una selezionata presenza di buyer specializzati provenienti da tutto il mondo ed interessati a scoprire le novità dell’offerta nazionale del settore. Tra i mercati rappresentati per questa edizione, oltre a quelli storici come la Germania, Olanda, Giappone, Russia, Usa, Brasile, India e anche altre realtà emergenti.

Ricco il programma delle attività in fiera con oltre 30 incontri tra convegni, seminari e approfondimenti tematici. La formazione sarà ancora protagonista con i master sull’agriturismo promossi da AgrieTour e pensati per chi vuole dare vita a una nuova attività, ma anche per chi vuole migliorare la propria. Tornerà anche il Festival Gastronomico, all’interno del quale si svolgerà il Campionato di cucina contadina.

Per informazioni sul programma e sulla fiera www.agrietour.it

Gli appuntamenti di approfondimento in programma

Tre giorni di eventi per un calendario fitto di appuntamenti che vanno dalla scoperta degli stili di acquisto negli agriturismi, allo sfruttamento delle ciclovie e della bicicletta come mezzo per la mobilità, alle opportunità di marketing nelle varie realtà territoriali.

Venerdì 13

Dopo il taglio del nastro si entra subito in tema con la proiezione del video “i protagonisti di Agriturismo.italia” e con una serie di incontri fra cicloturisti, agenzie di viaggio e strutture agrituristiche specializzate nel cicloturismo che caratterizzeranno la tre giorni aretina. Per capire come evolve il mercato degli agriturismi, sarà presentato il nuovo sito Agriturismo Italia e in particolare il Manuale di Marketing per le Aziende Agrituristiche. Importante appuntamento anche con la ricerca AGRIBAROMETRO 2015, sulle preferenze degli agrituristi e sugli stili di acquisto nell’agriturismo italiano curata da Agriturismo.it Di due ruote si parlerà anche nel seminario, Ciclovie: la scelta del miglior itinerario per la rete ciclabile nazionale in fase avanzata di studio e di programmazione. Appuntamento anche con gli Ambasciatori del Territorio: Esperienze e modelli di azienda multifunzionale e sostenibile promosso da Legambiente. Nuove opportunità per il mondo agricolo. A chiudere la prima giornata Architetti, Ingegneri, Geometri e Periti Industriali provano a rispondere alla questione “Tutti parlano di recupero e rigenerazione: ma la norma da che parte sta?”. Spazio anche al valore economico nel turismo accessibile con l'incontro dedicato alla disabilità.

Sabato 14

Il tema del recupero viene ripreso anche sabato con Abitare, clima, cultura - Materiali, tecnologie e scelte per la costruzione e il recupero in Italia e nell'incontro Sostenibilità e sviluppo economico e culturale in Valdichiana. In tema di disabilità è l'incontro “Il valore dell’accessibilità architettonica. Esempio mini alloggio accessibile nel cuore storico di Torino”; AgrieTour sarà anche il luogo per fare il punto sulla costruzione della rete ciclabile nazionale, a per capire a che punto siamo. Sarà presentato il Cicloraduno FIAB nazionale di giugno 2016, in bicicletta alla scoperta della Maremma Amica. In tema di piccoli, incontro nazionale dei soci Istituto Nazionale di Bioarchitettura per “Crescere nella natura: l’esperienza dell’agrinido”. Momento di rilievo l'incontro Smart Cities, Smart Lands, verso il 2020 con gli interventi, tra gli altri, di Carlo Hausmann.

Completano il quadro della giornata, Alimentazione e attività fisica per crescere e mantenersi in salute dal bambino all’adulto e Orti di ogni tipo: urbani, sociali, scolastici il segreto di una rivoluzione culturale. Alle ore 16 la cerimonia del Premio Internazionale Enogà, che per quest’anno andrà anche ad AgrieTour.

Domenica 15

In tema agricolo, Il Polline: La nuova frontiera dell’Apicoltura apre la giornata conclusiva di AgrieTour mentre Agriturismo a misura di bambino: opportunità e buone pratiche del turismo family mette al centro dell'attenzione la vacanza familiare. Chiude la kermesse la presentazione del progetto “Un P-Orto in città”.

Tutti i giorni. Nel giorno di apertura, e in tutti e tre i giorni della manifestazione, ampio spazio ai più piccoli con la gimkana, esperienza a “due ruote” per bambini dai 18 mesi ai 10 anni e i laboratori di AgrieTour Bimbi curati dalle fattorie didattiche presenti: progetti scolastici, progetti europei, reti aziendali nell'area AGRIeTOUR Bimbi. Inoltre nell’area Cooking Show si avvicenderanno ogni giorno a tutte le ore le cucine tradizionali di tutta Italia.

Gli Eventi Collaterali di AgrieTour

AgriLife "il piacere di vivere la campagna"

La sezione AgriLife è dedicata a tutti coloro che amano e vivono la campagna e che fanno del country life il proprio stile di vita. “Vivere la campagna” presenta i prodotti, le tecnologie e i materiali per la coltivazione, la cura e la gestione dello spazio verde attraverso esposizione, corsi, prove pratiche e dimostrazioni dedicate. Uno spazio dove verranno raccolti in mostra i prodotti, le tecnologie e i materiali per la coltivazione, la cura e la gestione dello spazio verde. Materiali e tecnologie per la casa di campagna, per il giardinaggio, la piccola agricoltura, arredamento e strutture per giardini e terrazzi, piante, fiori e sementi. Anche quest’anno un ricco programma di corsi sulla vita in campagna e sulla degustazione del miele, dei formaggi e del vino.

AgrieTour Bimbi: il mondo delle fattorie didattiche

Protagoniste di questa area le scuole e le famiglie che potranno partecipare gratuitamente ai laboratori didattici offerti dalle migliori fattorie didattiche italiane. AGRIeTOUR BIMBI “Fattorie didattiche per la scuola” è organizzato da Arezzo Fiere e Congressi e dalla professionalità del team di Agrigiochiamo capitanato da Margherita Rizzuto e Giuseppe Orefice. Una intera area all’interno della fiera completamente dedicata a questo settore in cui conoscere direttamente e interagire con gli animali della fattoria: cavalli, pony, pecore, galline, conigli, pulcini e tanti altri ancora. In questo spazio anche Mangia&Gioca, l’iniziativa a cura della nutrizionista Lia Prosperi che mira a far divertire i bambini presentando loro le qualità e le caratteristiche del cibo che mangiano. Negli spazi interni della Fiera torna La Fattoria in città: uno spazio con animali veri per far vedere da vicino una vera e propria fattoria.

ApieTour: promuovere il settore del miele italiano

Il miele italiano è uno dei prodotti più apprezzati in tutto il mondo, non solo in Italia. E’ per questo che anche in questa edizione di AgrieTour, Arezzo Fiere e Congressi diventerà il centro propulsore di quanto ruota intorno a questo prodotto, in tutte le sue forme, con la quarta edizione di ApieTour. Promossa dall’Associazione apicoltori delle Province Toscane, è pensata per tutto il pubblico, con particolare attenzione a quello degli addetti ai lavori con stand dedicati alle ultime novità in termini di tecnologia e strumenti per la produzione e commercializzazione di questo prodotto. Ad animare questo spazio momenti didattici con dimostrazioni reali su come si produce il miele di qualità. Non mancherà la possibilità di assaggiare e acquistare il miele proveniente da tutta la Toscana e non solo nel mercato dell’alveare. Sono coinvolti gli attori principali del settore, le Associazioni e gli opinion leader che si confronteranno anche sui temi più attuali come gli aspetti legislativi.

AgriSocial: in crescita il fenomeno dell’agricoltura sociale

I nuovi orizzonti della multifunzionalità in agricoltura trovano sbocco in questo segmento in costante crescita e sempre più sotto i riflettori. Un settore fondamentale per l’agricoltura multifunzionale e dello sviluppo rurale. Una risposta ai bisogni delle comunità locali per i servizi alla persona, all’educazione e alla creazione di relazioni innovative. L’agricoltura sociale (o civica), incarna questi aspetti e rappresenta il futuro dello sviluppo dell’agricoltura sostenibile dal punto di vista ambientale, ma anche sociale. AgriSocial è la prima esperienza fieristica pensata per tutte quelle realtà che praticano Agricoltura Sociale. Un modo per avviare una maggiore conoscenza sia negli oltre quindicimila visitatori del Salone nazionale dell’agriturismo, ma anche per creare delle relazioni tra pubblico, privato e soggetti interessati allo sviluppo di queste pratiche.

CicloTour: il cicloturismo per promuovere la campagna italiana

CicloTour nasce dall’incontro tra la vacanza in campagna e quella in bici. L’obiettivo dell’evento sarà quello di coniugare l’offerta agrituristica nazionale alla domanda cicloturistica, fenomeno in rapida ascesa. Un’iniziativa promossa da Arezzo Fiere e Congressi in collaborazione con la Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) nell’ambito della quattordicesima edizione di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo. Mettere in rete le varie parti dovrà essere il collante tra l’offerta turistica dei territori, ma anche quella dei fornitori, non solo di biciclette, ma soprattutto di attrezzature per l’agriturismo che voglia adeguarsi a questo tipo di domanda.

Cucina tradizionale: ad AgrieTour una vetrina unica

I sapori di una volta, una vera e propria rarità per i nostri giorni. Piatti in via di estinzione, quasi introvabili nelle cucine italiane ma salvi grazie agli agriturismo italiani. I piatti della tradizione rurale saranno fra i protagonisti della quattordicesima edizione di AgrieTour. Sono tutti piatti scomparsi nelle città, ma ancora presenti nell’agriturismo, che torneranno alla ribalta grazie all’area degli show cooking dove le massaie degli agriturismi di tutta Italia si daranno il cambio per presentare le ricette della tradizone di ogni singolo territorio. Anche in questa edizione di AgrieTour inoltre il Campionato di cucina contadina (in programma per venerdì 13 novembre), un concorso enogastronomico rivolto esclusivamente alle aziende agrituristiche di Agrietour e che vedrà la partecipazione di molte ricette da tutta Italia. I piatti tipici della Toscana, più in particolare del territorio aretino, potranno essere degustati da tutti i visitatori di AgrieTour nello spazio del Festival della cucina tradizionale a cura dell’Associazione Cuochi Aretini. Il Campionato dà la possibilità di presentare piatti della tradizione dei vari Territori italiani, un modo per confrontare tradizioni e preparazioni e per valorizzare un patrimonio culturale immenso, di cui gli agriturismi in molti casi rimangono tra i pochi tenaci custodi.

Agriturismo in Italia: i numeri del settore

(Dati aggiornati al 2014 – elaborazione Osservatorio AgrieTour su dati Istat)

Cresce il settore, +2,1% (dati dall’ultimo rapporto Istat). Nonostante crisi e recessione, l'agriturismo Italia continua a crescere. Nel 2014 il numero delle aziende ha raggiunto quota 20.897, 423 in più rispetto al 2013. Di queste 7.628 offrono contemporaneamente alloggio e ristorazione, mentre 10.184 sono quelle che uniscono all'alloggio le altre attività agrituristiche. Le aziende agrituristiche aumentano soprattutto al Nord, +6,1% e meno al Centro, +1,1% mentre sono in calo al Sud, -2,1%. La Toscana con 4.108 strutture e l'Alto Adige con 3.098, si confermano le regioni nelle quali l'agriturismo è maggiormente e storicamente radicato. Sempre dai dati Istat emerge che il 42,1% degli agriturismi con alloggio, il 46,9% di quelli con ristorazione e il 43,8% di quelli con degustazione è localizzato al Nord mentre il 41,9% delle aziende con altre attività è situato al Centro. Il quadro dipinto dall'istituto di statistica ha lievi tinte rosa, ma il dato è in crescita, dal momento che soltanto poco più di una azienda agrituristica su tre è a conduzione femminile. Le donne guidano 7.436 strutture, +2,4% rispetto al 2013, con una crescita più consistente al Nord, +6,3%, più contenuta al Centro, +1,7% e addirittura in calo al Sud, -3,1%. La concentrazione maggiore di agriturismi in rosa si ha in Toscana, 1.675 aziende pari al 40,8% del dato regionale e il 22,54% del totale nazione degli agriturismi gestiti da donne. Seguono Umbria con il 46% e la Lombardia con il 36,8%, mentre il valore più basso si conferma quello dell'Alto Adige, soltanto il 12,9% del totale.

L'agriturismo si conferma una realtà tipicamente italiana diversa dal turismo rurale degli altri Paesi europei. Negli ultimi dieci anni il comparto è cresciuto del 60,5%, da 13.019 a 20.897; quelle che offrono alloggio del 58,8%, da 10.767 a 17.102; mentre gli agriristori da 6.193 a 10.514, +69,8%. Crescono i posti letto, +94mila, quelli a sedere, +158mila, e crescono anche quelle che fanno altre attività, dalla degustazione alla fattoria didattica allo sport.

Un po' di storia. L’agriturismo italiano è considerato a livello internazionale un modello di sviluppo di grande efficienza. Sono sempre di più le delegazioni internazionali, e molte lo faranno durante l’Expo, che vengono in Italia per capire il funzionamento di questa formula semplice, originale, e tutta italiana, che incardina il turismo nell’agricoltura.

L’agriturismo, nato in Toscana nei primi anni 70 grazie a un nucleo di pionieri che hanno avuto il merito di progettare una nuova forma di ospitalità basandola sui contenuti della tradizione italiana, si è sviluppato grazie a tre leggi dello stato italiano (la 730 dell’85, il D.Lgs 228/01 - la legge di orientamento, e la nuova legge quadro 96/06) che sono ben più di un quadro normativo per un settore. Rileggendo con attenzione l’articolo 1 della legge quadro del 2006 ci rendiamo conto che al suo interno è contenuto un vero e proprio manifesto dello sviluppo rurale: 8 obiettivi che investono tutto il territorio, il paesaggio, il lavoro, i valori del mondo rurale.

Un dato importante messo in luce dall’Istat riporta che tra il 1998 (anno di istituzione della legge sull’agriturismo) e il 2014 le aziende agrituristiche sono aumentate complessivamente di circa il 150%. Contestualmente sono cresciute le attività proposte dalle strutture: l’escursionismo è aumentato del 65,9% e l’equitazione del 27,5%. Oggi l’alloggio e la ristorazione costituiscono le principali attività agrituristiche, spesso arricchite dalla degustazione e da altre attività.

AgriLife: la campagna vista dagli italiani

Vivere la campagna è una esperienza da fare in due o con la famiglia. Lo rivela una indagine compiuta dall’Università La Sapienza di Roma, l’Università Mercatorum e l’Azienda Romana Mercati in collaborazione con AgrieTour. Il 47% degli ospiti di un agriturismo è, infatti, una coppia e il 38% ha anche i figli. Dunque l'ambito famigliare, 85%, si piazza al primo posto tra le preferenze rispetto a tutte le altre tipologie di ospiti, quelli con amici, 11%, i single, 3% mentre sono davvero pochi quelli che portano con loro anche gli animali, 1%. Dunque, aumentano i gruppi, con l’agriturismo che rappresenta un’esperienza sociale. Lo rileva la ricerca AGRILIFE 2015 effettuata su un campione di imprese agrituristiche che partecipano alla XIV edizione di Agrietour con l’obiettivo di legare i settori espositivi della manifestazione con i trend dell’agriturismo italiano. I soggetti intervistati sono operatori ed addetti, di tutto il territorio nazionale. Nel campione degli intervistati la durata/permanenza del soggiorno è soprattutto settimanale, e consente un’ampia esperienza di fruizione. Quello che si evidenzia è, infatti, che il 68% degli ospiti permane per in una fascia tra la settimana (48%) e anche oltre (10%). Sono il 28% i clienti che rimangono per sole due notti, mentre il 4% pernotta per un solo giorno. Interessante e vivace è il dato che emerge dalla provenienza degli ospiti. Quello che salta immediatamente agli occhi è come sia l’Europa il mercato del prossimo futuro. Il 44% dei turisti ha, infatti, passaporto Ue esclusi gli italiani che valgono il 31% delle presenze. I Nord Americani sono il 16% dei visitatori, mentre tutti gli altri, Asiatici, Sud Americanoi e Russi oscillano tra l'1 e il 2%.

Tra quello che piace fare agli ospiti durante il soggiorno, sono privilegiate tutte le attività che hanno a che fare con il cibo e l’enogastronomia, autentica e di alta qualità. Imparare a cucinare con le ricette tipiche è un must per il 14% dei turisti cui si somma il 29% di coloro che hanno una vera passione per acquistare prodotti enogastronomici del territorio, magari quelli utilizzati per preparare le ricette. Il 35% predilige mangiare piatti locali, frequentare sagre e feste del territorio. Una tendenza che si riflette proprio nella tipologia di acquisti, 18% frutta e verdura locali, 14% prodotti per la cucina tra cui conserve, a dimostrazione di come la passione per la tradizione guidi le intenzioni di acquisto degli ospiti.

Ma l’agri-turista vuole essere protagonista della propria esperienza di acquisto e il 60% va in giro a curiosare, scoprire, assaggiare, incontrare i produttori e il 31% vuole conoscere il modo in cui i prodotti sono realizzati. L’estate è di nuovo protagonista della vacanza in campagna con la presenza che varia da giugno a settembre e con il picco di presenze, 50%, che si ha ad agosto. C’è convinzione che il turismo responsabile faccia bene al mondo. E gli agrituristi sono convinti che il territorio, l’ambiente ed il paesaggio siano beni preziosi e indispensabili per la qualità della vita. Sono questi i valori in cui si riconoscono gli ospiti che scelgono l’agriturismo e lo spirito che guida la vacanza in campagna. Il 33% infatti che sia importante consumare prodotti locali e valorizzare il km0, mentre il 29% scegli l'agriturismo perché tra i valori in cui crede c'è la conservazione del paesaggio, della ruralità e della edilizia tradizionale.

La “voglia di campagna” si esprime nelle scelte di contesti perfetti, che uniscono bellezza naturalistica e culturale con relax e tranquillità. Il 23% sceglie l'agriturismo in base alla vicinanza a città d'arte, mentre il 22% chiede spazio per fare escursioni e il 17% vuole il contatto con la natura di parchi e aree protette. Per il 21%, invece, basta che a prevalere sia la tranquillità. Ma tra le scelte, 69%, la vacanza in agriturismo realizza il sogno nel cassetto di molti turisti che vivono in città, a volte difficilmente realizzabile: vivere in campagna. Un sogno che si declina nell'imparare a preparare cibo, 17%, e nell'imparare mestieri agricoli, 9%.

L'indagine ha anche osservato il lato dalla parte degli agriturismi. Ed è emerso che l’ospitalità agrituristica compete con le categorie più alte e più accurate delle altre strutture ricettive, ma in uno stile informale e familiare. I titolari di agriturismo vedono negli alberghi a 3 stelle (36%) e in quelli a 4 stelle (30%) i loro principali competitor, mentre per il 25% la competizione è con i B&B. Infine l’agriturismo concorre con la ristorazione tipica, e con un buon rapporto prezzo qualità. Il confronto è con le trattorie, 52%, e con il ristorante, 38%.

L’identikit dell’agriturista: Il turista sceglie l’agriturismo per degustare la cucina e immergersi nella natura (38%), a seguire (16%) preferisce un’azienda dove provare un po’ tutte le peculiarità di questo tipo di vacanza: natura, enogastronomia, relax e attività dentro e fuori l’agriturismo. Seguono a distanza le preferenze per una vacanza incentrata sull’attività dentro e fuori l’azienda. Se gli agrituristi italiani propendono per una vacanza all’insegna del mangiar sano (84%) e del risparmio (91%), gli agrituristi stranieri cercano nella vacanza in agriturismo la tranquillità (84%) e l’attenzione all’ambiente (79%). Tra il 2009 e il 2012 cresce l’età media degli agrituristi: si registra un forte calo degli under 35 mentre aumentano gli over 50. Nel 2009 i turisti rurali sotto i 35 anni erano quasi il 20%, oggi sono il 10%. Gli over 50 crescono, infatti del 9% (da 30% al 39%). Varia anche il tipo di compagnia scelta per la vacanza in agriturismo: se nel 2009 si sceglieva principalmente il proprio partner (57% contro 50%), oggi si preferisce soggiornare in agriturismo con tutta la famiglia, bambini compresi (54% contro 48%). Le famiglie scelgono l’agriturismo per rilassarsi e degustare la cucina ma allo stesso tempo visitare attrazioni naturalistiche o storiche nei dintorni (36%) e fare attività nell’azienda (20% contro il 16% della media). Le famiglie sono particolarmente attente agli agriturismi che offrono un ambiente familiare (48% contro il 44% della media) e naturalmente, spazi e attività dedicati ai bambini (38% conto il 23% della media). Fra le attività più gettonate l’equitazione (34% contro il 28% della media).

Fattorie didattiche: un’opportunità per destagionalizzare l’offerta

Dai recenti censimenti sul fenomeno delle Fattorie Didattiche in Italia, sono oltre 3mila secondo Agriturist l’associazione agrituristica di Confagricoltura. La regione leader del settore resta, come per l’offerta agrituristica, la Toscana con circa 700 strutture adibite alla didattica . Seguono poi, stando sempre alle stime di Agriturist, l’Emilia Romagna (330), il Piemonte (250), la Campania (235) e il Veneto (circa 220). Il fatturato annuale del settore delle Fattorie Didattiche è calcolato intorno ai 12 milioni di euro, mentre il prezzo per visita è pari a 6/10 euro a persona a cui vanno aggiunti altri 6-12 euro per la merenda o il pranzo.

Come si evolve l’agriturismo in Toscana

Le aziende agrituristiche autorizzate in Toscana alla fine del 2014 sono oltre le 4mila unità per oltre 50 mila posti letto e un fatturato di 250 milioni di euro circa all’anno. Le aziende che offrono somministrazione di pasti e bevande e servizi di tipo ricreativo sono cresciute più velocemente dell’universo delle aziende autorizzate, con tassi rispettivamente dell’11,7% e dell’8,7%. Dunque un certo numero di aziende agrituristiche già autorizzate ha deciso l’introduzione di questo tipo di servizi, e ormai quasi una azienda agrituristica su quattro in Toscana offre la somministrazione di pasti e il 16% del totale delle aziende offre attività ricreative. Dal punto di vista della distribuzione territoriale, Siena e Grosseto mantengono il primato nel numero di autorizzazioni e di posti letto. A Siena si trovano ben 1.050 aziende e oltre 13.200 posti letto, ma qui l’aumento delle aziende rispetto al 2006 è molto più ridotto della media regionale, mentre molto sopra la media è l’aumento delle aziende che offrono servizi di ristorazione e attività ricreativo-culturali, a testimoniare come proprio nelle zone ad agriturismo “maturo” e più estensivo (Siena era la provincia con la minore intensità di servizi) sia più sentita l’esigenza di qualificazione del servizio offerto. Tra le province agrituristicamente forti solo Grosseto mantiene tassi di crescita delle aziende e dei posti letto superiori alla media regionale, anche se gli incrementi maggiori si registrano a Pistoia, Pisa e Lucca.

Agriturismo ad Arezzo

Ad oggi sono registrati in tutta la provincia di Arezzo 450 agriturismo certificati (l’11,6% del totale della Toscana che è di circa 4mila unità) per un totale di circa 6mila posti letto ( circa 13 posti letto a struttura) vale a dire il 12% del totale regionale che corrisponde a 50mila posti letto. Di questi 450 oltre 80 forniscono anche il servizio di ristorazione recuperando la tradizione culinaria del territorio e oltre 60 forniscono attività ricreative quali trekking, equitazione e sport all’aria aperta come cicloturismo e tiro con l’arco. In media ogni anno si registrano circa 50 mila arrivi in agriturismo (il 9% del totale delle richieste in Toscana) per un totale medio di 290 mila presenze all’anno. Il 12% dei turisti che arrivano in provincia di Arezzo sceglie l’agriturismo come sede per soggiornare. Il 20% degli arrivi stranieri preferisce l’agriturismo. In media ogni anno si registrano circa 30 mila arrivi dall’estero per un totale 210 mila turisti stranieri. L’agriturismo va forte in Casentino e nel Valdarno, ma sono sempre più in crescita le strutture che forniscono il servizio di fattoria didattica, ovvero con dimostrazioni e partecipazione diretta alle attività di campagna, in particolare nelle zone vocate al vino e all’olio tra queste la Valdichiana.

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