Acquedotto Vasariano: via ai lavori. Fraternita: "E gli archeologi indagheranno sulla storia degli Archi"

Il progetto c'è. Le modifiche alle opere da eseguire sono state già previste e messe su carta. E poi c'è anche già stata l'assegnazione di incarico alla ditta che si occuperà di eseguire gli interventi di restauro.

Fine novembre. Prime settimane di dicembre al massimo.

Sono questi i termini previsti per l'avvio del cantiere che riporterà l'Acquedotto Vasariano al suo antico splendore.

Una progettualità che chiama in causa sia il Comune di Arezzo che la Fraternita dei Laici visto che, quest'ultimo soggetto è anche proprietario dell'imponente Acquedotto. "In questi giorni - ha precisato il primo rettore di Fraternita Pier Luigi Rossi - abbiamo provveduto a chiudere le condutture. E' per questa ragione che la fontana di piazza Grande si è spenta. Ci stiamo preparando per l'avvio dei lavori". Il progetto di riqualificazione è stato redatto già negli anni passati. "Abbiamo apportato alcune modifiche - ha spiegato Rossi - e adesso siamo pronti per dare avvio ai lavori. Nei prossimi giorni presenteremo il dettaglio di quanto previsto in una conferenza stampa". In parallelo agli interventi strutturali e di restauro partiranno anche le attività di alcuni gruppi di studio che avranno il compito di fare delle indagini archeologiche e storiche. "Il tutto - conclude Rossi - per valorizzare anche dal profilo culturale questa area. Siamo certi che sotto si trovi una costruzione simile realizzata in epoca romana. Dunque un approfondimento anche in questo senso sarà doveroso". Riapre l’acquedotto vasariano: torna l’acqua nella fontana di piazza Grande