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La casa museo di Giorgio Vasari: info e orari per le visite

All’interno di Casa Vasari si conserva inoltre il prezioso Archivio vasariano, contenente la corrispondenza del poliedrico artista e documenti quali le Ricordanze e lo Zibaldone

"Una casa principiata in Arezzo, con un sito per fare orti bellissimi nel borgo San Vito, nella migliore aria della città". Con queste parole Giorgio Vasari descriveva la sua abitazione, acquistata nel 1541, oggi sede dell'omonimo museo. L'edificio si sviluppa su quattro livelli: il seminterrato; il piano nobile, con affaccio diretto sul giardino; il secondo piano, probabilmente destinato alla servitù, piuttosto rimaneggiato; le soffitte. Accanto alla casa si estende il giardino pensile all’italiana, in origine più esteso e con degli orti. Vasari affrescò riccamente le sale dell’appartamento signorile, seguendo un preciso programma di celebrazione del ruolo dell’artista, utilizzando riferimenti mitologici, biblici, e allegorie. Nel 1687, l’ultimo discendente del Vasari, Francesco Maria, per volontà testamentaria lasciò i suoi beni immobili alla Fraternita dei Laici. Dopo un ulteriore cambiamento di proprietà, nel 1911 –  in occasione del quarto centenario della nascita dell’artista aretino – la dimora venne acquistata dallo stato italiano per destinarla a museo. Negli anni cinquanta del secolo scorso il museo assunse il suo aspetto attuale, con l’eliminazione degli arredi in stile e l’allestimento di una piccola quadreria con opere di Vasari, dei suoi collaboratori, e di altri pittori toscani, ben rappresentativa del Manierismo toscano.

All’interno di Casa Vasari si conserva inoltre il prezioso Archivio vasariano, contenente la corrispondenza del poliedrico artista e documenti quali le Ricordanze e lo Zibaldone.

Giorni, orari di apertura e modalità di ingresso
 

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