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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cortona Cortona

Il caso Storchi e la maggioranza in frantumi: scontro aperto tra il sindaco Meoni e il centro destra

A Cortona la campagna elettorale è entrata prepotentemente in consiglio comunale, tanto che ieri pomeriggio Fdi e Forza Italia sono usciti dall'aula senza permettere la votazione della variazione al bilancio

Il caso delle dimissioni dell'ormai ex assessore Storchi, la rottura della maggioranza che finora ha sostenuto la giunta Meoni (anche se da Fdi più volte sono arrivate astensioni sugli atti), le uscite dall'aula del consiglio di Fratelli d'Italia e del candidato a sindaco di centro destra Nicola Carini, la mancanza del numero legale e infine il giallo su un ipotetico simbolo per una seconda lista a sostegno della candidatura di Luciano Meoni che conterrebbe la parola "centro destra."

Sono tantissimi gli ingredienti della profonda crisi di maggioranza che è deflagrata nel consiglio comunale cortonese di ieri pomeriggio. Dopo un lungo dibattito e varie schermaglie politiche tra Carini e Meoni, i consiglieri comunali di Fratelli d'Italia, Forza Italia e Pd sono usciti dall'aula facendo mancare il numero legale così che la variazione al bilancio non è arrivata al voto.

Un atto che blocca alcune azioni amministrative per le quali Fratelli d'Italia in particolare ha chiesto spiegazioni e la possibilità di votare le singole variazioni separatamente. Un'escalation rispetto alle astensioni dal voto sul bilancio che ha portato avanti Fdi negli ultimi due anni. I due gruppi hanno anche firmato un comunicato congiunto. L'8 e il 9 giugno prossimi Cortana va a elezioni per il rinnovo della carica di sindaco e del consiglio comunale. L'amministrazione ha davanti almeno un'altra seduta fondamentale, quella per l'approvazione del bilancio consuntivo dal quale non si può sfuggire, un atto obbligato.

L'interrogazione sul caso Storchi

Alessandro Storchi, che era presente nella giunta Meoni con le deleghe alla protezione civile, personale e polizia municipale, si è dimesso prima della fine di febbraio. Ufficialmente Storchi ha seguito la linea del partito in vista di una campagna elettorale per Carini sindaco che non avrebbe voluto portare avanti mentre faceva parte di una giunta che la Lega non sosteneva più. Le deleghe rimesse sono state prese in carico dal primo cittadino. Ma di questa uscita dalla giunta si è parlato anche nelle interrogazioni presentate ieri in consiglio comunale. 

Il capogruppo Pd Andrea Bernardini ha sottolineato come non ci siano riportate, nel comunicato dell'amministrazione, le motivazione delle dimissioni, mentre Storchi avrebbe parlato di uno “scenario politico che si è venuto a delineare, in considerazione del venir meno del rapporto fiduciario tra il sottoscritto e il sindaco, nonché del clima di tensione ed esasperazione dei toni delle ultime settimane". A questo Bernardini aggiunge di "voci che circolano di possibili scontri anche fisici avvenuti nel palazzo comunale tra l’assessore Storchi e il sindaco e che gli stessi abbiano portato anche a denunce reciproche" e inoltre che "sui social girano post in cui sembra che alcune persone siano state chiamate dai carabinieri come testimoni riconducibili ai fatti sopra richiamati". Bernardini su questo ha chiesto al sindaco di rispondere in forma scritta se questo corrisponda a verità.

Il giallo del simbolo di un'altra lista per Luciano Meoni

Sempre nel consiglio comunale di ieri al sindaco Meoni è stato mostrato un simbolo, pubblicato sui social, che secondo le voci attuali potrebbe essere quello di una seconda lista a sostegno di Luciano Meoni come candidato a sindaco. Un simbolo con accanto la scritta "centro destra Cortona - Luciano Meoni sindaco." Il primo cittadino avrebbe risposto di non saperne nulla.

voci simbolo seconda lista meoni-2

La spiegazione di Fdi e Forza Italia Cortona

Ieri sera, subito dopo il consiglio comunale, Fratelli d'italia e Forza Italia di Cortona hanno affidato a un comunicato sui social la loro spiegazione: "Come è accaduto spesso nel corso di questa legislatura il sindaco Meoni travisa i fatti oggettivi e li piega al suo personale tornaconto. Abbiamo esercitato il mandato affidato dagli elettori con grande senso di responsabilità e cercando di ottenere il massimo possibile dall’attuale legislatura. Potevamo fare di meglio, certamente, ma sempre meglio di chi ha condannato Cortona al declino e alle consorterie per oltre 70 anni. Oggi (ieri ndr), ci siamo trovati di fronte all’ennesimo tentativo autoritario che non siamo più disposti a sopportare da parte del primo cittadino. Conosciamo bene gli atti e l'importante progetto per la frazione di Pietraia che sarà portato a compimento da questa maggioranza, al fine di raggiungere con acqua e metano zone fino ad oggi scoperte dal servizio, un investimento di oltre 2 milioni di euro che vede un impegno di 300 mila euro da parte del Comune, però questo non può essere usato a fini personali. Non siamo disposti a far passare uno spostamento di risorse ingenti come ottantamila euro, nascosti dietro ad un intervento meritevole e necessario. Lo stesso sindaco ha ammesso che gli ottantamila euro costituiscono interventi di manutenzione ordinaria, che quindi potevano essere svolti durante tutto l'arco della legislatura e non a ridosso delle elezioni comunali. Fino dai lavori della Commissione competente abbiamo cercato di far ragionare la Giunta, dicendoci disposti a sostenere l’intervento di Pietraia ma diviso da quello manutentivo, anche perché non hanno alcuna attinenza tra di loro. Le variazioni di bilancio si possono dividere in più atti a seconda della competenza. Vista la consueta chiusura del sindaco a ogni dialogo, come è successo in numerose occasioni, ci siamo visti costretti ad abbandonare l'aula, restando disponibili a convocare in meno di una settimana un nuovo consiglio comunale per votare le pratiche opportunamente divise. Precisiamo che per rispetto del corretto svolgimento dei lavori consiliari e verso le altre pratiche in votazione, abbiamo chiesto che il punto fosse spostato in coda all'ordine del giorno; questo spostamento, che il sindaco Meoni ha osteggiato in barba ai regolamenti, è stato accettato solo dopo la votazione. Invitiamo il sindaco, se davvero tiene al bene dei suoi cittadini, a ritornare sui suoi passi e a presentare la variazione in consiglio la prossima settimana, con 300mila euro in un'iniziativa e 80 mila nell'altra. Vogliamo ricordare al sindaco il detto “le bugie hanno le gambe corte” e in questa legislatura di gambe corte ne abbiamo viste e documentate tante, sottaciute ai cittadini e sopportate solo per senso di responsabilità e rispetto per le Istituzioni pubbliche che rappresentiamo. I partiti di centro destra sono al loro posto per aiutare la frazione di Pietraia a rinascere, mentre il sindaco minaccia e pretende voti favorevoli a condizione che sia soddisfatto il suo esclusivo interesse personale."

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