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Lo zafferano di Fraternita: "Il primo raccolto delle nostre tenute"

I benefici e le caratteristiche di questo fiore coltivato per la prima volta nelle tenute di Fraternita

Le Tenute di Fraternita hanno messo a dimora nel luglio scorso 150 chili di bulbi di zafferano. "In questi giorni - specifica il primo rettore Pier Luigi Rossi - raccogliamo di fiori di zafferano, prezioso vegetale il cui nome deriva dall’arabo. Lo zafferano va raccolto nelle prime ore del mattino. Il suo fiore parla con i suoi colori: i suoi petali sono viola (colore della seduzione), i pistilli sono rossi (organi femminili), antere sono gialle (organi maschili). Lo zafferano produce carotenoidi preziosi per il corpo umano che si chiamano crocine. I nutrienti più significativi sono le crocine colore rosso dei pistilli, flavonoidi colore delle antere. Altre molecole sono safranale (aroma) e picocrocina (gusto). Sono molecole complesse, hanno oltre 40 atomi di carbonio e di zolfo. I nutrienti dello zafferano svolgono una azione di modulazione genica positiva sul dna cellulare. È la prima volta che Tenute di Fraternita coltiva lo zafferano".

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