Entusiasmo, umiltà ma anche autostima. Sono queste le tre parole chiave che il capitano dell'Arezzo Andrea Settembrini ha usato oggi nella prima intervista rilasciata dal ritiro amaranto di Rigutino.

"Ho ritrovato tutti i ragazzi dell'ossatura di anno scorso, siamo tutti molto entusisati di ricominciare, sono arrivati alcuni nuovi innesti che si stanno integrando nel gruppo. Sarà tosta per il caldo ma suderemo anche per quello che sarà il campionato. C'è un entusiasmo incredibile e dobbiamo cavalcare l'onda, unirsi con la piazza e partire subito forti. Certo non è normale avere questo entusiasmo intorno, ho visto un calore tale che a volte ci si sente in difetto verso i tifosi e verso i bambini. Con i ragazzi della squadra dobbiamo avere umiltà, ma anche autostima di quello che siamo. Penso a Gaddini e Lazzarini ad esempio che non hanno fatto la serie C, sono sicuro che possono starici alla grande e possono darci il loro entusiasmo nel fare il loro primo campionato."

Il rinnovo, l'attaccamento alla maglia e alla società

"Non ci sono stati tentennamenti con il direttore, in due minuti abbiamo trovato l'accordo" spiega Settembrini "lo volevo, per dare continuità della fede che provo per questa maglia e anche per questa società tenendo conto del lavoro che sta facendo. Dobbiamo tenercela stretta visto il livello che ha raggiunto questa società."

Di Pasquale e Unoaerre

Nel secondo giorno di ritiro, oltre alle parole di Settembrini, sono arrivati altri due pezzi importanti del puzzle amaranto in vista del ritorno in Serie C. Questa mattina l'ex capitano del Foggia Davide Di Pasquale ha firmato l'accordo biennale con l'Arezzo e si è unito al gruppo al ritiro di Rigutino. Poi è arrivata la notizia del ritorno di Unoaerre sulla maglia dell'Arezzo. La prima azienda orafa aretina torna nell'anno del centenario.

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