"C'è maggiore attenzione alla disabilità, anche dei genitori, che avrebbero meno possibilità di cura dei figli, c'è un diverso inquadramento del lavoro, dell'Isee e anche punti per nonni che hanno qualche difficoltà in più, come un'età avanzata, una disabilità. È un regolamento innovativo che arriva dopo 16 anni dal precedente."

Così Lucia Tanti vicesindaca con delega alle politiche scolastiche e sociali del Comune di Arezzo spiega il nuovo regolamento per l'accesso ai servizi dell'infanzia nella fascia 0-6 anni che è in attesa di approvazione. Annunciato nel corso del consiglio comunale che si è concluso oggi pomeriggio, non è invece stato presentato e discusso perché, prima che arrivasse il suo turno, in aula è mancato il numero legale.

"Ore 18.00: il Consiglio si è interrotto tre pratiche prima della discussione del nuovo regolamento dei servizi educativi. E alla fine è andata bene così perché saremmo arrivati a trattare un tema di questa portata con un approccio molto innovativo dopo quasi 20 anni. Onestamente questo atto merita molto tempo di dibattito anche alla luce dei molti emendamenti presentati. Intanto un grazie particolare all'Ufficio Scuola" ha scritto Tanti subito dopo.

Ma ha risposto anche sulle contestazioni arrivate dalle opposizioni sul tema dei nonni.

"C'è un approccio culturale diverso rispetto alla sinistra, è evidente. Evidentemente il nucleo esprime la famiglia, noi crediamo che la famiglia sia una rete di valori e affetti che va al di là dell'anagrafe. I nonni sono un valore e se hanno problemi va tenuto in considerazione. Abbiamo considerato una famiglia che deve prendersi cura di un nonno e ha anche un figlio, non può essere considerata uguale a quella con un nonno vispo e che può aiutare con il figlio piccolo. È un sistema di punteggi che c'è anche a Lucca, a Pistoia."

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