La realizzazione della E78 e delle due bretelle a essa collegate è stata al centro del consiglio comunale di oggi. Nel pubblico presenti alcuni cittadini residenti lungo il tracciato dove dovrebbe sorgere il collegamento che da San Zeno va verso il raccordo autostradale e che quindi sono rientrati nell'elenco di coloro che saranno in parte o del tutto espropriati.

Tre sono state le interrogazioni sull'argomento. Le hanno presentate Marco Donati di Scelgo Arezzo, Alessandro Caneschi del Pd e Francesco Romizi di Arezzo 2020.

Le risposte sono arrivate dall'assessore Marco Sacchetti che nei giorni scorsi ha incontrato il responsabile unico del progetto e che oggi ha spiegato le diverse procedure da poter seguire, per i cittadini e per il comune, a seconda che l'opera venga assoggettata alla valutazione di impatto ambientale oppure no.

"La bretella è una infrastruttura a due corsie che in questo momento è sottoposta a verifica di assoggettabilità alla Via. Quando a novembre Anas ci ha chiesto di esprimersi gli abbiamo risposto che secondo noi doveva andare a Via perché ha impatti importanti sul territorio. Ora è il ministero che si deve esprimere, se la procedura di Via viene accolta lo scenario si apre molto, perché è prevista la fase del dibattito pubblico e la valutazione delle opzioni, in quella fase si potrà parlare anche di spostamento di strade. Se il ministero decide di no invece allora rimane l'unica strada aperta, ma solo per gli enti locali cioè la conferenza dei servizi in modo asincrono. In quella sede il comune può fare rilievi del tracciato e proporrà di rivedere l'intersezione. Adesso presenteramo osservazioni anche sul tracciato ma ci risponderanno "non pertinente"."

Un lungo intervento è stato fatto anche dal sindaco Ghinelli che ha riportato all'aula la nuova scadenza per le osservazioni al 22 giugno. Ieri a Firenze con l'assessore regionale Baccelli ha incontrato il commissario straordinario Massimo Simonini. Tra le novità di rilievo il fatto che "da oggi il progetto di dettaglio è visionabile anche presso il Comune di Arezzo, non lo avevamo, ma ce lo siamo fatti consegnare" ha detto Ghinelli che in aula ha spiegato il peso della cantierizzazione del nodo di olmo per realizzare il tratto aretino della Due Mari, della necessità delle due bretelle "quella che io chiamo da San Zeno a San Giuliano, per la quale proponiamo un abbassamento di altezza e una traslazione a valle di qualche metro, diventerebbe poi un pezzo della variante alla 71 che fu parte del piano strutturale del 2001."

Altro punto trattato ieri con Simonini quello del trasporto di migliaia di metri cubi di terra di cava da Grosseto ad Arezzo per la costruzione delle bretelle "ho chiesto di rivedere questo aspetto che non sembra adeguato dal punto di vista economico, di logistica ma soprattutto ambientale. ho chiesto di cercare una cava adeguata più vicina e se sarà necessario ne metteremo a disposizione, anche se è un percorso molto difficle da compiere."

L'intervento completo del sindaco in consiglio comunale

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