Nicchi: "Violenza sugli arbitri problema culturale. L'Arezzo? Sta facendo un bel campionato"
Il numero uno degli arbitri intervenuto alla cena di Natale della sezione aretina sugli ultimi casi di violenza ai danni dei fischietti e sull'Arezzo.
"Non potevo mancare ad una serata come questa dove ho potuto incontrare nuovamente tanti amici e colleghi". Marcello Nicchi, numero uno dell'Associazione Italiana Arbitri, non è solo il presidente dell'Aia ma anche un associato della sezione presieduta da Sauro Cerofolini.
"Una sezione che sta andando molto bene, si sta imponendo grazie ad un nuovo gruppo formato soprattutto da giovani che a mio avviso ben presto vedremo a grandi livelli". D'altronde il sogno nel cassetto o per meglio dire il regalo che dalle parti di viale Gramsci vorrebbero per il 2019 è quello di un ritorno in A da parte di un fischietto aretino. La cena per lo scambio di auguri è stata anche l'occasione per toccare due tempi molto vicini al mondo calcistico aretino. Il primo quello legato alle ultime lamentele da parte della SS Arezzo in merito ad alcune decisioni arbitrali.
"Se ho ricevuto lettere da parte dell'Arezzo? A me lettere non ne arrivano - risponde subito Nicchi - le società devono mandarle alle rispettive leghe di appartenenza, quella di A, B, Lega Pro e Lnd nello specifico. Poi io sono disponibile a parlare con i presidenti delle leghe. Purtroppo da tempo manco dallo stadio Comunale e non ho avuto modo di assistere dal vivo ad una partita dell'Arezzo. Sta facendo un buon campionato e sono contento di questo".
Spazio poi al tema della violenza che in passato ha visto arrivare mazi sanzioni soprattutto tra i dilettanti.
"Quello della violenza e della sicurezza a mio avviso è un problema culturale - sottolinea Nicchi - mettere le mani addosso ad un arbitro di 16 anni è da vigliacchi. Credo che le decisioni prese nell'ultimo periodo funzioneranno a debellare questo problema. Sono misure restrittive non solo in termini di squalifiche ma anche in ambito economico. Chi tocca un arbitro perde la gratuità del servizio arbitrale oltre alle conseguenze civili e penali del caso".
Da non sottovalutare poi i casi in cui spesso sono i genitori in tribuna a portare alle sanzaioni nei confronti delle società.
"Arbitriamo 11mila partita ogni settimana e quando accade nei campi di periferia spesso è frutto di esempi sbagliati che arrivano dall'alto dove gli errori comessi influiscono alla base del sistema. Non nascondo di aver visto filmati che fanno inorridire con genitori che in tribuna attaccano briga con quelli dell'altra squadra perchè il figlio ha subito fallo e non solo. Come ho detto è un problema culturale che dobbiamo impegnarci tutti ad arginare".
Nel corso della serata organizzata dalla sezione aretina Nicchi ha voluto ricordare Giancarlo Felici, ex presidente dell'Aia di Arezzo, elogiando anche tutti i fischietti e gli assistenti soprattutto quelli che si sono distinti nell'ultima stagione.