Continua il maniera febbrile il lavoro all'impianto Aisa per risolvere il danno che si è creato sabato scorso alla griglia che funge in sostanza da nastro trasportatore dei rifiuti dentro la bocca del forno di San Zeno. Si tratta di quella parte di impianto dove gli scarti, recuperati anche dalla pulitura della raccolta differenziata, vengono bruciati e l'energia che sprigiona trasformata in elettricità. 

Tra poche ore sarà trascorsa una settimana di lavoro, intenso, notte e giorno, per rimettere in moto il forno fermo da sabato scorso. Gli scarti in parte accumulati sono stati in questi giorni trasferiti in altri impianti che fanno parte del circuito di riferimento dell'Ato Toscana sud, l'ambito territoriale ottimale di Arezzo, Siena e Grosseto. 

Relativamente preoccupato si è detto il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli che è anche il presidente dell'Ato rifiuti: "Sono preoccupato, ma limitatamente, è un disservizio che può avvenire ed è avvenuto, l'azienda ha immediatamente messo in piedi la procedure per la risoluzione del problema. In questo periodo in cui il termovalorizzatore è inefficiente è Ato che prende i rifiuti che non riescono a smaltire qui e li deviano verso altre soluzioni e questo sta avvenendo."

Intanto per la riaccensione del forno non ci sono previsioni precise, ma dovrebbe mancare poco. Rimetterlo in funzione prima possibile ha molti significati. Come aveva spiegato il presidente Giacomo Cherici nel momento in cui rese noto il guasto, dal punto di vista economico c'è una perdita di qualche migliaia di euro al giorno, inoltre c'è da osservare che gli scarti spostati vanno in impianti deboli dal punto di vista dell'incenerimento e l'azienda intende evitare il più possibile di conferirli in discarica.

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